Sostegno, formazione obbligatoria docenti non specializzati: decreto in arrivo

Previste 25 ore di formazione obbligatoria per i docenti non specializzati su sostegno: no esonero dal servizio, né compenso.

Di

Luigi Rovelli

Sostegno, 25 ore obbligatorie di formazione per i docenti non specializzati che insegnano ad alunni con disabilità: è in arrivo il decreto ministeriale. Secondo quanto viene riportato dalla Gilda degli Insegnanti, il provvedimento prevede l’obbligo di formazione per tutti gli insegnanti che hanno alunni disabili in classe.

Formazione obbligatoria docenti non specializzati su sostegno: in arrivo il decreto

Nello specifico, si tratta di 25 ore di formazione obbligatoria, di cui 17 in presenza e/o a distanza e 8 per sperimentazioni/approfondimento/progettazione: un aspetto rilevante è rappresentato dal fatto che non è consentito l’esonero dal servizio, contrariamente a quanto indicato dall’articolo 64 del CCNL scuola, nel capitolo dedicato alla fruizione del diritto alla formazione. I docenti specializzati sul sostegno non parteciperanno al corso di formazione obbligatorio che non prevede compenso.

Gilda: ‘Non si può imporre ai docenti la formazione al di fuori dell’orario di servizio’

Dura la reazione della Gilda degli Insegnanti che, per voce del coordinatore nazionale Rino Di Meglio, ribadisce come la formazione costituisca servizio a tutti gli effetti e pertanto va retribuita. Si tratta di ‘continue incursioni sul lavoro dei docenti’ che finisce per creare nelle scuole un clima conflittuale.

anicia formazione mad

MAD – Messa a Disposizione Online

Lavorare a scuola è sempre stato il tuo sogno? Anicia formazione offre un servizio di compilazione on line della messa a disposizione

Gilda sottolinea come nessun ministro, né dirigente scolastico può imporre ai docenti la formazione al di fuori dell’orario di servizio. Il sindacato aveva già protestato vivacemente contro tale imposizione al momento dell’emanazione della legge di bilancio 2021, richiamando il suddetto CCNL che definisce la formazione come diritto/dovere e non come un obbligo. Per di più, ha sottolineato Rino Di Meglio, ‘si configurano due possibilità per le attività di formazione: o rientrano nelle 40 ore o devono essere retribuite’.

 

Flc-Cgil chiede la sospensione del decreto o una revisione della normativa

Flc-Cgil, in una nota informativa, chiede di ‘sospendere l’emanazione del decreto o, in subordine, di rivedere il principio dell’obbligatorietà, la quantificazione delle ore, il divieto di esonero dal servizio, riportando le materie nell’ambito contrattuale e collegiale per gli aspetti di relativa competenza, anche al fine di stabilire un criterio di coerenza tra le disposizioni in oggetto e gli impegni assunti dal Governo con la sottoscrizione delle recenti Intese’.

Condividi questa storia, scegli tu dove!