Valditara: basta violenza, gli insegnanti saranno difesi dall’Avvocatura dello Stato

Il ministro: «Per tutelare la dignità di docenti e lavoratori della scuola, lo Stato garantirà loro una rappresentanza in sede civile e penale»

di Redazione Scuola il sole 24 ore

Al pugno di un padre a un insegnate all’uscita di scuola in provincia di Ferrara, poi la prof impallinata con una pistola ad aria compressa durante l’ora di lezione a Rovigo. E un vasto repertorio di insulti e aggressioni fisiche e verbali. Episodi che spesso finiscono nella cassa di risonanza dei social, che tolgono serenità all’ambiente scolastico e a volte costringono a trasferimenti e denunce. Ora, se servirà, potrà essere un avvocato dello Stato ad assumere la difesa nelle cause civile e penali in modo che gli insegnanti aggrediti non debbano pagare un legale a proprie spese. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una circolare ai presidi, agli uffici scolastici e all’avvocatura generale dello Stato perché l’«allarmante aumento di episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico» rende «necessario e urgente» una serie di azioni per «tutelare la dignità professionale e l’incolumità di docenti e personale».

La circolare

«Sarò sempre dalla parte degli insegnanti aggrediti. La nostra priorità è riportare responsabilità, serenità e rispetto nelle scuole», scrive il ministro, che sottolinea come le aggressioni sono «atti illeciti intollerabili» che provocano danni fisici e psicologici alle vittime, ledono «l’autorità e l’autorevolezza dei docenti, nonché la dignità di tutto il personale». Per «il principio della responsabilità e restituire piena serenità al contesto lavorativo degli insegnanti», il ministero richiederà quindi l’intervento dell’Avvocatura generale dello Stato per assicurare la rappresentanza e la difesa del personale della scuola.
Nella circolare i dirigenti scolastici sono invitati a segnalare tempestivamente gli episodi di violenza agli Uffici scolastici regionali, che valuteranno la segnalazione e la inoltreranno al ministero.

La reazione dei sindacati

I sindacati sostengono da tempo che gli insegnati sono pubblici ufficiali e pertanto vanno difesi a spese dello Stato. Ma finora non era stato dato seguito a questa richiesta. La nuova circolare richiama il regio decreto del ’33 che regola l’attività dell’avvocatura dello Stato e consente di assumere la difesa di impiegati se le amministrazioni ne facciano richiesta e se l’Avvocato generale dello Stato ne riconosca la opportunità. «Finalmente qualcosa si muove», commenta Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda, che ha chiesto supporto legale per i docenti vittime di aggressione: «Spero che la cosa si concretizzi rapidamente. Si tratta di un passo avanti nella tutela della dignità di chi insegna».
C’è «una fase di evidente imbarbarimento dei rapporti sociali», rileva il presidente dell’associazione dei presidi dell’Anp, Antonello Giannelli, ricordando anche il caso di un dirigente scolastico aggredito in Veneto e chiedendo che «la scuola non sia lasciata sola».
«Ben venga la difesa», osserva il segretario della Uil Scuola Giuseppe D’Aprile, ma bisogna capire le cause degli «episodi di violenza dentro e fuori le aule da parte di alunni e di genitori e perché la scuola è sempre più denigrata», smettendo di parlarne male e recuperando «prestigio sociale» anche con una «retribuzione adeguata» rispetto alla funzione svolta.

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