La protesta degli insegnanti di sostegno contro gli specializzati all’estero: «Il loro titolo vale di meno»

Il Corriere della sera

Lettera di mille insegnanti di sostegno contro l’inserimento a pettine degli specializzati all’estero nelle graduatorie per le supplenze: «Noi dobbiamo avere la precedenza. Loro vadano in coda»

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera di mille insegnanti di  sostegno che protestano contro l’inserimento nelle graduatorie delle supplenze di coloro che hanno conseguito la specializzazione all’estero. I docenti  che si sono specializzati in Italia seguendo un corso di formazione e tirocinio post universitario a numero chiuso chiedono di essere collocati in testa alle graduatorie e che i loro concorrenti specializzati all’estero  siano inseriti in coda e non «a pettine», cioè nella posizione corrispondente al punteggio  posseduto.

Siamo docenti che hanno completato la Specializzazione per l’Attività di Sostegno Didattico agli alunni con disabilità in Italia. Molti di noi sono già inseriti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), e molti altri stanno considerando di cambiare provincia a causa delle limitazioni nell’ottenere un impiego nella loro zona di residenza.

Il 3 aprile i sindacati hanno segnalato l’intenzione del governo di modificare la normativa esistente riguardante l’inserimento “a pettine” dei docenti specializzati sul sostegno all’estero.

Con questa lettera, chiediamo che sia stabilito in modo definitivo il principio di priorità per gli insegnanti specializzati sul sostegno agli studenti con disabilità. Attualmente, in Italia, un terzo dei docenti di sostegno viene nominato senza possedere la specializzazione richiesta. Questo non solo contrasta con i principi dell’educazione inclusiva, ma viola anche la legge 104/92, articolo 14, comma 6, che garantisce agli alunni con disabilità il diritto a insegnanti di sostegno adeguatamente specializzati.
Inoltre molti insegnanti specializzati sul sostegno, disoccupati nella propria provincia, sono stati impossibilitati ad insegnare in altre regioni d’Italia a causa di disposizioni come la precedente OM 112/22, articolo 13, comma 23.

Per affrontare questi problemi, chiediamo che l’Ordinanza Ministeriale che regolerà le prossime Graduatorie Provinciali per le Supplenze preveda quanto segue:

  • Priorità per gli insegnanti specializzati in Italia.
  • Opposizione all’inserimento “a pettine” degli insegnanti specializzati provenienti dall’estero.
  • Interpelli nazionali sul sostegno fin dall’esaurimento delle GPS di prima fascia.
  • Per attuare il punto precedente proponiamo la modifica dell’articolo 13, comma 23, della nuova OM per le GPS: al penultimo periodo, dopo le parole «in caso di esaurimento delle graduatorie di istituto» aggiungere «per le classi comuni e delle prime fasce per i posti di sostegno»
  • Assegnazione di incarichi annuali su diversi gradi di scuola: in caso di carenza di docenti specializzati su un determinato grado di scuola, chiediamo che vengano assegnati incarichi annuali a docenti specializzati su altri gradi e disoccupati.
  • Riguardo alla scelta dell’insegnante di sostegno, chiediamo che venga annullata la proposta del Ministro, che le famiglie possano selezionare l’insegnante preferito, poiché questa potrebbe compromettere la trasparenza e gli standard di equità stabiliti dalla normativa vigente.

Condividi questa storia, scegli tu dove!