Come si svolgeranno le immissioni in ruolo del 2025/26
di Sabrina Maestri, Scuola in Forma
Alcuni chiarimenti sulle modalità con cui si svolgeranno le immissioni in ruolo dei docenti per l’a.s 2025/26.
Mentre ci avviamo a conclusione dell’anno scolastico il pensiero è già rivolto alle immissioni in ruolo dell’a.s 2025/26. Sono tante le categorie di docenti in attesa di stabilizzazione, e considerando i partecipanti ai concorsi PNRR cresce la trepidazione per il superamento delle prove, la valutazione titoli e la pubblicazione delle graduatorie di merito. Ma quali sono i passaggi a cui prestare attenzione dopo l’inserimento dei vincitori negli elenchi utili alle assunzioni? Facciamo chiarezza.
Le due fasi delle immissioni in ruolo
Una volta determinato il contingente per l’a.s 2025/26, e una volta avvenuta la ripartizione a livello regionale, prendono il via le operazioni propedeutiche alle immissioni in ruolo. I vari Usr pubblicheranno un avviso con le date a partire dalle quali gli aspiranti in posizione utile nelle GM potranno partecipare alla prima fase della procedura informatizzata. In questo arco temporale gli interessati potranno scegliere un ordine di preferenza tra le province della regione nella cui graduatoria sono inseriti. Solitamente vengono messi a disposizione pochissimi giorni. Poco dopo gli Usr pubblicheranno l’assegnazione della provincia ad ogni candidato.
A questo punto si apre la seconda fase, dedicata all’inoltro di una seconda istanza, in cui ciascun aspirante potrà indicare un ordine di preferenza delle sedi nella provincia assegnata. (In questa fase sono coinvolti anche gli aspiranti inseriti nelle Gae). Anche in questo caso gli interessati avranno pochi giorni a diposizione, dopo i quali gli uffici scolastici pubblicheranno le assegnazioni delle sedi.
Se le immissioni in ruolo si chiuderanno entro il 31 agosto 2025, la presa di servizio non potrà avvenire prima del 1° settembre 2025. Ricordiamo che anche per le immissioni in ruolo dell’a.s 2025/26 le operazioni potranno protrarsi entro il 31 dicembre 2025.
Distinzione tra aspiranti abilitati e non abilitati
Nell’ambito delle operazioni propedeutiche alle immissioni in ruolo gli aspiranti della scuola secondaria dovranno indicare se sono già in possesso o meno dell’abilitazione. Il problema non si pone per la scuola dell’infanzia e primaria, i cui candidati sono già abilitati.
Una volta immessi in ruolo i docenti già abilitati firmeranno un contratto a tempo indeterminato e saranno sottoposti all’anno di prova e formazione che, se superato positivamente, comporterà la conferma in ruolo. I docenti invece non ancora abilitati firmeranno un contratto a tempo determinato di un anno, durante il quale saranno tenuti a conseguire l’abilitazione. I docenti privi di abilitazione al momento dell’assunzione, dovranno attendere l’anno scolastico successivo per svolgere l’anno di prova e formazione, in quanto la normativa non prevede la trasformazione del contratto nel corso dell’anno scolastico.
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