Valditara annuncia la prima svolta: ‘Cambiamo la scuola con i docenti tutor’

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato la prima novità per la scuola ma i sindacati sono scettici.

Docente tutor, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha rilasciato un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’, oggi, domenica 15 gennaio 2023, dove ha annunciato quella che è stata definita come ‘la prima grande riforma‘ lanciata dal suo ministero, ovvero ‘il docente tutor‘.

Il ministro Valditara annuncia il ‘docente tutor’ ma i sindacati si oppongono

La ‘prima grande riforma’ è un motivo d’orgoglio per il ministro Valditara: ‘Ho voluto fortemente questa innovazione – spiega il titolare del dicastero di Viale Trastevere – i docenti tutor avranno il compito di seguire gli alunni e combattere la dispersione scolastica, che in Italia è tra le più alte d’Europa’.

Non sono mancate le polemiche, nei giorni scorsi, in merito a possibili differenze di gerarchie tra i docenti tutor e i colleghi. ‘Il tutor non sarà un collega gerarchicamente sovraordinato – ha assicurato Valditara – ma un collega che lavorerà in una logica di team e dovrà occuparsi del coordinamento delle strategie di personalizzazione dell’insegnamento‘.

Stipendio del docente tutor

Una delle questioni più scottanti legata alla nuova figura del docente tutor è quella riguardante il suo stipendio. ‘Abbiamo già immaginato anche quanto e come pagare – ha risposto il ministro dell’Istruzione e del Merito – ma tutto questo sarà oggetto di un confronto con i sindacati’.

Valditara ha dato risalto alla particolare formazione che riceveranno gli insegnanti tutor: ‘È ovvio, dunque, che saranno pagati di più  – ha ammesso il ministro – avendo una formazione maggiore e avendo anche un’attività ulteriore rispetto a quella degli altri colleghi. I professori aderiranno su base volontaria, frequenteranno i corsi di formazione che saranno gratuiti per gli insegnanti, la spesa sarà a carico del ministero’.

Quante ore da dedicare?

Visto che si parla di ‘ulteriore attività’ rispetto a quella svolta dai colleghi, è inevitabile chiedersi quante ore dovranno essere dedicate dai docenti tutor a questa speciale attività. ‘Immaginiamo un percorso sia curricolare che extracurricolare – ha dichiarato il ministro Valditara – perché dobbiamo usare fondi PNRR e altri fondi che abbiamo al ministero. Abbiamo stimato il numero dei tutor che potrebbero essere coinvolti’.

Valditara si aspetta un dialogo schietto e costruttivo con i sindacati che, però, continuano a mostrarsi scettici sulla ‘prima grande riforma’ del nuovo ministro: il confronto si preannuncia impervio e pieno di ostacoli.

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