Ricostruzione carriera pre ruolo: per i precari risarcimento e immediato inquadramento su fascia stipendiale più alta

La giustizia riconosce ai precari, ancora una volta, quanto la parte normativa e il ministero per il momento ancora negano o in ogni caso non riconoscono. In questo caso il riferimento è agli scatti di anzianità negati per quel che riguarda il periodo di precariato.

La decisione del giudice

A fare giustizia nei confronti dei docenti che non hanno un contratto a tempo indeterminato è il Tribunale di Verona, sezione Lavoro, che ha dato ragione a un insegnante scuola secondaria già assunto a tempo indeterminato, nel ruolo della scuola secondaria di I° grado e con successivo passaggio di ruolo nella scuola secondaria di II° grado.

Il docente in questione ha svolto anche vari incarichi di supplenza a tempo determinato con contratti annuali o fino al termine delle attività didattiche.

Il pagamento delle differenze retributive

Il docente ha lamentato, nello specifico, “dopo l’assunzione a tempo indeterminato” l’assegnazione dello “scatto 3/8 anni”. Il giudice ha dato ragione al ricorrente, condannando il Ministero “al pagamento delle differenze retributive derivanti dal riconoscimento della progressione stipendiale”.

Secondo il giudice, si tratta “evidentemente di somme di natura retributiva e non risarcitoria, che maturano mese per mese”. Non solo: secondo la sentenza “sulle differenze retributive dovute andrà riconosciuta la maggior somma tra gli interessi legali e la rivalutazione monetaria dal dì del dovuto fino al saldo”.

Integrale ricostruzione di carriera

La decisione è motivata dalla necessità di non adottare disparità di trattamento nei confronti dei lavoratori a tempo determinato.

Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief sottolinea come “lo Stato sugli scatti stipendiali da considerare per tutto il periodo di precariato nega l’evidenza e si fa male con le proprie ‘mani’. È un diritto del lavoratore, anche del personale Ata. Con il ricorso in tribunale, viene riconosciuto il diritto dei precari all’integrale ricostruzione di carriera, con risarcimento e immediato inquadramento su fascia stipendiale più alta.

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