Green pass per il personale scolastico, Bianchi: ‘Aiuteremo le scuole nei controlli’. I nodi da sciogliere prima del rientro
Green pass per il personale scolastico obbligatorio e meno 10 giorni all’inizio del nuovo anno scolastico. Qual è oggi la situazione? Che scuola troveranno tra pochi giorni i circa 8 milioni di studenti che torneranno a sedersi sui banchi di scuola? Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi ha ribadito, nel corso di un intervento al Meeting di Rimini di Cl, che “Abbiamo un set di regole chiare, che abbiamo ovviamente dato seguendo le indicazioni del Cts. Indicazioni che dicono in maniera molto evidente che tutti coloro che hanno un Green pass sono dentro la scuola, nel senso che saranno presenti all’inizio della scuola a settembre, invece coloro che non hanno un Green pass, come dice la norma attuale, ovviamente saranno sospesi”. Ma i nodi da sciogliere sono ancora diversi, a partire dal numero di docenti che ancora non hanno ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino, fino al carico di lavoro dei presidi, ora chiamati a controllare anche il Green pass del personale. Senza contare il problema dei trasporti.
Green pass a scuola, Bianchi: “Scuole sostenute nei controlli”
Per la precisione il personale scolastico che ancora non si è vaccinato ammonta a circa 186mila unità. “La stragrande maggioranza del personale scolastico, che voglio nuovamente ringraziare, ha compreso l’importanza della vaccinazione, compiendo un gesto fondamentale per tutelare se stessi, i più fragili e la scuola intera”, ha detto il ministro Bianchi in un’intervista al Sole24Ore. “Ci sono poi coloro che non possono vaccinarsi, per problemi di salute, che vanno tutelati proprio perché sono più esposti. Resta una quota di persone che, per diverse ragioni, non vogliono vaccinarsi e che si assumeranno le proprie responsabilità individuali. Come ha detto il presidente della Repubblica, vaccinarsi è un atto di responsabilità civile e morale, anche nei confronti delle studentesse e degli studenti, che stanno aderendo alla campagna con grande entusiasmo. La vaccinazione è l’arma per tornare tutti alla normalità. Per questo abbiamo approvato l’obbligo di Green pass: è uno strumento di tutela di tutti, a partire dai più fragili e le scuole saranno sostenute nella gestione dei controlli. Abbiamo già messo in ruolo 12mila unità di personale Ata e ne abbiamo aggiunte altre 12mila per affrontare il riavvio dell’anno scolastico”.
Green pass a scuola: gli interrogativi dei presidi
A oggi, dunque, circa 186mila lavoratori della scuola non sono in possesso del Green pass. Secondo le prime stime dei dei dirigenti scolastici alla fine, tra no vax ed esentati per motivi medici potrebbero essere circa 100mila persone senza certificazione verde. E nonostante i tentativi di rassicurazione da parte del Ministero dell’Istruzione, i presidi hanno ancora diversi interrogativi che sperano di poter scegliere prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. L’Anp, l’Associazione nazionale presidi, per esempio si chiede come controllare quotidianamente, attraverso la App dedicata, il possesso della certificazione verde da parte di tutti i lavoratori in tutti i plessi in cui gli stessi prestano servizio se non con evidente ed evitabile aggravio organizzativo, data l’insufficiente disponibilità di risorse umane già contemporaneamente impegnate nello svolgimento di altri compiti. E poi ancora: come gestire il personale con Green pass avente scadenza in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico, ad esempio in caso di certificazione verde rilasciata in seguito a guarigione?
Trasporti: in arrivo il Mobility Manager
Resta poi il problema dei trasporti. “Abbiamo investito più di 800 milioni per aumentare nell’ora di punta del 20% l’offerta. Su questo non dico che sono tranquillo, ma sono sicuro di come tutti gli enti locali e le province stiano lavorando per garantire il massimo di garanzia”, ha spiegato ancora il Ministro nel corso del Meeting di Rimini. A questo obiettivo, Bianchi ha annunciato di stare lavorando per organizzare in tutte le scuole “il Mobility Manager, per aver chiari i percorsi che fanno i ragazzi per raggiungere la scuola che sicuramente è il posto più sicuro”.