Green pass, la piattaforma si chiamerà Pndgc: anticipazioni su procedura controlli

Dal 13 settembre la Pndgc (Piattaforma nazionale digital green certificate) per il controllo del Green Pass a scuola: ecco come funzionerà.

Green Pass a scuola, la nuova piattaforma informatica che servirà per il controllo online della certificazione verde di 1 milione e 200mila lavoratori della scuola si chiamerà Pndgc (acronimo di Piattaforma nazionale digital green certificate). Sarà in funzione dal 13 settembre, primo giorno di scuola per gran parte delle scuole d’Italia. Vediamo come funzionerà.

Pndgc, ecco la nuova piattaforma per il controllo del Green Pass di docenti e personale ATA

Come riporta ‘Il Sole 24 Ore‘ di oggi, lunedì 6 settembre 2021, si tratta di una soluzione tecnica fornita da Sogei che metterà in comunicazione il Sistema informativo dell’Istruzione (SIDI) con la piattaforma nazionale digital green certificate (Pndgc).

Ecco come funzionerà, si parte il 13 settembre

dirigenti scolastici, o in alternativa i loro delegati, dovranno collegarsi al SIDI, inserire le proprie credenziali e il codice meccanografico dell’istituto: apparirà una schermata con i codici fiscali del personale presente quel giorno e dovranno decidere se spuntare tutti i nomi o solo alcuni.

In questo modo, il sistema interrogherà il database del Pndgc, il quale fornirà in tempo reale l’elenco del personale identificato da un semaforo verde o rosso.

Qualora il semaforo sia verde non ci sarà alcun problema con il Green Pass; nel caso, invece, che il semaforo risulti rosso partiranno gli approfondimenti ‘reali’: bisognerà accertare se il docente o il lavoratore ATA sia realmente sprovvisto della certificazione verde oppure se ci siano stati ritardi nella registrazione.

Un dettaglio non di poco conto in quanto, dopo 4 giorni di semaforo ‘rosso’ (anche non consecutivi) scatterà la sospensione dal servizio e dallo stipendio dal quinto giorno e sino a quando il dipendente non tornerà in regola. Ogni preside dovrà controllare, in media, 150 dipendenti. Si sta pensando, inoltre, di estendere la certificazione verde al personale non scolastico che dovrà entrare nelle strutture, come ad esempio, gli operatori del servizio mensa.

Non sarà resa nota la data di scadenza del Green Pass

Il controllo dovrà essere effettuato ogni giorno in quanto il sistema, per tutelare la privacy dei dipendenti, non indicherà la data di scadenza del Green Pass. In questo modo, non si conoscerà la natura originale della certificazione verde, ovvero se questa proviene da vaccinazione, guarigione o tampone. Sempre a motivo della riservatezza dei dati personale è previsto che resti traccia per un anno di tutti gli accessi al sistema. Non verranno, invece, salvati i risultati delle ricerche.

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