Green pass e scuola, il ministro dell’Università: “Vedremo se obbligare under 18 a vaccinarsi”

Potrebbe venire esteso anche ai giovanissimi l’obbligo che riguarda gli universitari, secondo le intenzioni del governo. Intanto alle sanzioni ai prof senza certificazione verde, si aggiunge una multa di 3mila euro ai presidi che non controllano.

A poco più di un mese dall’inizio delle lezioni sulla scuola (e sull’università) – in presenza – si scatena una bufera. Tutta colpa del Green pass e dell’ultimo decreto legge sul tema, tra vaccini, obbligo e sanzioni. “Gli universitari devono vaccinarsi e dare l’esempio a tutta la società – afferma il ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. – Il prossimo anno gli esami saranno in presenza, ancora una volta gli atenei faranno da apripista: vedremo se obbligare gli under 18“. Da un lato le ipotesi, dall’altro le certezze: le sanzioni per i prof senza Green pass. “Non è uno schiaffo al personale scolastico”, assicura dal canto suo il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. E intanto spuntano multe fino a tremila euro per i presidi che non controllano.

“Universitari chiamati a dare il buon esempio” – “Le università sono formate da spazi molto variegati dove non è sempre possibile garantire le distanze. Ci sono le aule ma anche le biblioteche, le residenze per gli studenti, i campus. Abbiamo un milione e 800mila studenti fra i 19 e i 25 anni e quindi proprio a loro chiediamo di dare un esempio alla nostra società. Senza l’obbligo, il rientro non sarebbe avvenuto nella massima sicurezza”, spiega il ministro Messa a La Stampa.

“Abbiamo potuto introdurre una misura come questa grazie al fatto che nelle università la didattica è mista, sia in presenza che a distanza, quindi garantire l’accesso negli spazi solo a chi ha il Green Pass permetterà comunque di non lasciare nessuno indietro, al contrario di quanto avviene a scuola“, assicura.

“Contiamo sul fatto che gli studenti si vaccinino. In realtà spesso non è che non vogliano ma hanno priorità diverse. Speriamo che il Green pass all’università li convinca a fare questo che non è altro che un atto altruistico. Ancora una volta l’università fa da apripista“, aggiunge.

“Noi ministri – conclude – ci siamo sentiti di arrivare fin qui e prevedere l’obbligo per gli studenti universitari in base alla situazione attuale della curva epidemiologica. Bisogna poi seguire l’evoluzione dell’epidemia e su quella base decidere se rivedere le misure adottate e estendere l’obbligo anche agli studenti al di sotto dei 18 anni“.

Scuola, multe ai presidi che non controllano il Green pass – Le due pagine della bozza di decreto dedicate – Stando al decreto, il responsabile del controllo dei Green pass di insegnanti e amministrativi è il dirigente scolastico, che potrà nominare una persona dedicata: chi non porterà il certificato a scuola (e il preside che non farà i controlli) potrà essere multato con un’ammenda tra 400 e 3.000 euro. Raddoppiata di fronte a un comportamento reiterato.

 

Bianchi: il Green pass non è uno schiaffo al personale scolastico – “Ho appena incontrato i sindacati, che sono liberi di esprimere le loro posizioni. Ma il Green pass non è assolutamente uno schiaffo al personale della scuola e mi dispiace che qualcuno lo abbia interpretato così”. A dirlo il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in un’intervista a Il Corriere della Sera. Che spiega: “Il governo dice ‘si riapre in presenza e in sicurezza’ e chiede una grande azione collettiva. All’appuntamento con una misura che garantisce i più fragili arriviamo con una risposta straordinaria del personale della scuola, che al 90% ha aderito alla vaccinazione su base volontaria e che io ringrazio. Resta un 10%”.

E alla domanda se sospendere dallo stipendio i docenti senza Green pass non sia una sanzione troppo dura, Bianchi risponde: “Chi ha problemi particolari di salute sarà escluso dal Green pass e chi non vuole vaccinarsi sarà invitato a fare il tampone”. Quanto alle vaccinazioni nella fascia dai 12 ai 19 anni dice: “Abbiamo chiesto l’accelerazione della campagna vaccinale per i giovani e ottenuto dal commissario Figliuolo la rassicurazione che le dosi ci sono”.

Condividi questa storia, scegli tu dove!