Educazione motoria primaria, passo indietro del governo?
Insegnamento dell’educazione motoria alla primaria: ad un passo dell’approvazione della LdB 2022 non si trovano più i fondi.
La svolta tanto attesa nel mondo della scuola primaria potrebbe restare solo un abbaglio: la bozza della Legge di Bilancio 2022 aveva previsto l’introduzione dell’educazione motoria tra le discipline di insegnamento per gli alunni della primaria. Ad un passo dall’approvazione della manovra finanziaria sembrerebbe non ci siano più i fondi: salta tutto il piano previsto dal Ministro dell’Istruzione e dalla Sottosegretaria allo Sport Vezzali?
Educazione motoria alla primaria, dove eravamo rimasti
Alla fine di ottobre la bozza della Legge di Bilancio, in merito all’ambito della scuola introduceva l’insegnamento dell’educazione motoria tra le discipline della scuola primaria: svolta storica per le scienze motorie, come la stessa sottosegretaria alla Sport Valentina Vezzali ha definito tale provvedimento. Si sarebbe dovuto partire con le classi quinte già dal prossimo anno 2022/23, ed estendere l’insegnamento alle quarte dal 2023/24, per un totale di due ore settimanali in orario curriculare.
Il Ministero dell’Istruzione aveva ricevuto l’autorizzazione a provvedere a forme di reclutamento per mettere in cattedra dal prossimo settembre i docenti specializzati: secondo i rumors già dall’inizio di febbraio 2022 si sarebbe svolto un apposito concorso, per cui si era delineato un possibile contingente di posti messi a bando.
Tale provvedimento ha suscitato le reazioni di quanti iscritti alla Facoltà di Scienze della Formazione, che hanno sottolineato il pericolo di secondarizzazione della scuola primaria
Dove sono i fondi per il provvedimento?
L’introduzione dell’educazione motoria alla primaria rischia, però, di non poter avvenire poiché non si avrebbe più la certezza dei fondi per attuarla: le risorse previste addirittura fino al 2033 e pari a due miliardi sembrerebbero essere spariti dal testo definitivo della Legge di Bilancio, nel pieno silenzio da parte di tutti. La disponibilità dei fondi sarebbe rimandata al turn over: è facile capire che, in questo modo, i tempi per attuare il provvedimento diventerebbero molto più lunghi, nonostante le rassicurazioni arrivate dal Ministro Bianchi che prospetta un concorso ad inizio 2022.
Un commento arriva da Claudio Barbaro, Sen. di FdI e Presidente di Asi (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) che all’Adnkronos sottolinea: “Quello che con serenità di giudizio avevamo salutato come un momento storico importantissimo, la previsione in Finanziaria di insegnanti in Scienze motorie nella scuola, si sta sciogliendo come neve al sole. Aver ridotto i fondi per l’educazione fisica nella scuola primaria è delittuoso. Ricordiamo a lor signori che una popolazione più sana ed educata allo sport avrebbe l’effetto di ridurre anche le spese a carico di un Servizio Sanitario Nazionale che paga un conto salato per patologie come ad esempio diabete, obesità, malattie cardiovascolari”.
Lo stato dovrebbe investire nella cultura, nell’istruzione, nel benessere e nello sport: si auspica che non avvenga nessun passo indietro da parte del governo e che la grande svolta possa realmente attuarsi, senza restare solo un intento. Occorre attendere l’approvazione definitiva del testo della Legge di Bilancio 2022.