Concorso straordinario bis: sarà possibile partecipare solo per conseguire l’abilitazione?
Concorso straordinario bis: a disposizione circa 14.000 posti distribuiti tra le varie classi di concorso. Si può partecipare solo per una classe di concorso e regione. Per accedere previsti determinati requisiti di servizio.
La timeline del concorso
La timeline prevede
- 30 giorni di tempo per presentare la domanda tramite la piattaforma https://concorsi.istruzione.it/piattaformaconcorsi-web/istanze/lista-istanze-aperte
- formazione commissioni
- convocazione candidati
- svolgimento prova orale (nel decreto entro il 15 giugno ma ormai matematicamente impossibile)
- incarico a tempo determinato per i vincitori dal 1° settembre 2022
- formazione in collaborazione con le Università (40 ore, 5 CFU) + anno di prova e formazione nell’anno scolastico 2022/23
- assunzione a tempo indeterminato dall’anno scolastico 2023/24
Concorso straordinario bis: non è un corso abilitante “classico”
Sarà possibile partecipare al concorso straordinario bis anche solo per conseguire l’abilitazione nella classe di concorso in oggetto?
E’ questa una delle domande più insistente in queste ore, successiva alla pubblicazione del bando. La domanda interessa tutti i partecipanti al concorso, ma in modo particolare i docenti che a luglio 2020 hanno presentato domanda per la procedura straordinaria abilitante indetta con DD n. 497 del 21 aprile 2020, pagando la relativa tassa di partecipazione, e non hanno più saputo nulla di quel percorso, in parte addirittura abrogato dal Decreto Sostegni bis e quindi di fatto da ripensare.
La risposta è negativa: il concorso straordinario bis, introdotto dal decreto Sostegni bis poi modificato dal Decreto Milleproroghe 2022 non è da intendere come un corso abilitante, ma come procedura finalizzata al ruolo.
Il concorso straordinario bis nasce per non “sprecare” i posti autorizzati dal MEF per le assunzioni dell’anno scolastico 2021/22, con accantonamento dei posti da destinare al concorso ordinario DD n. 499 del 21 aprile 2020, in corso di svolgimento.
In questo modo i posti sono “congelati” per i precari. Non sono stati quindi utilizzati nè per la mobilità 2022/23 dei docenti di ruolo, nè saranno utilizzati per le prossime immissioni in ruolo.
Quando si consegue l’abilitazione?
Al termine della procedura, non nella prova orale che si svolgerà in base alle indicazioni del bando. E neanche a fine percorso di formazione e anno di prova.
Il decreto ministeriale n. 108 del 28 aprile 2022 prevede all’art. 19 comma 4 “All’atto della conferma in ruolo i docenti assunti conseguono l’abilitazione per la relativa classe di concorso, qualora ne siano privi”
Quindi bisogna rientrare in graduatoria con punteggio prova orale + punteggio titoli, poi completare tutto il percorso previsto dalla procedura concorsuale, compreso l’anno di formazione e il relativo esame, per potersi considerare in ruolo. Avuto il ruolo, si avrà anche l’abilitazione.
Come si accede alla graduatoria
Si entra in graduatoria con il punteggio della prova orale e il punteggio dei titoli, entro il numero dei posti messi a bando.
Formata la graduatoria, i docenti otterranno per l’anno scolastico 2022/23 una supplenza finalizzata al ruolo nella provincia assegnata per scorrimento.
Concluso il percorso di formazione (40 ore e 5 CFU) e il percorso dell’anno di prova, superate le prove richieste, il docente sarà immesso in ruolo dall’anno scolastico 2023/24 nella provincia in cui ha avuto la supplenza.
In quella provincia sarà sottoposto al vincolo territoriale della legge (al momento si ipotizza triennale) prima di poter presentare domanda di mobilità.
Al concorso possono partecipare anche i docenti di ruolo. ATTENZIONE: anche per loro vale lo stesso discorso, non si tratta di un corso abilitante per poter richiedere poi il passaggio di cattedra e/o di ruolo. Si tratta di un percorso che porta ad un nuovo ruolo, possibilmente in altra provincia (questo non è possibile stabilirlo al momento). Ne abbiamo parlato in questo articolo, con la precisazione che delle conseguenze per i docenti di ruolo si dovrà ancora riparlare.