NASpI 2025, chiarimenti INPS: cosa cambia con il nuovo requisito delle 13 settimane contributive (AVVISO)
Novità INPS sulla NASpI 2025: introdotto il requisito di 13 settimane contributive tra due rapporti di lavoro.
da scuolainforma
NASpI 2025, con la circolare n. 98 del 2025, l’INPS ha chiarito le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025 all’articolo 3 del D.lgs. 22/2015, relative all’accesso alla NASpI per chi si trovi in stato di disoccupazione involontaria a partire dal 1° gennaio 2025. A completare il quadro, un comunicato INPS del 23 giugno fornisce ulteriori precisazioni sui casi particolari e le esclusioni.
Avviso INPS sulle novità riguardanti la NASpI 2025
13 settimane di contributi tra due eventi lavorativi
La modifica più rilevante riguarda l’introduzione di un nuovo requisito contributivo: per accedere alla NASpI, è necessario dimostrare almeno 13 settimane di contribuzione maturate in un periodo ben preciso. In particolare, le 13 settimane devono essere state versate tra la fine di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato interrotto per dimissioni o risoluzione consensuale e la successiva cessazione involontaria che ha dato luogo alla richiesta di NASpI. Il periodo da considerare è limitato ai 12 mesi precedenti l’evento di disoccupazione involontaria.
Esclusioni: quando il nuovo requisito non si applica
La legge prevede alcune eccezioni al nuovo vincolo contributivo, per tutelare chi si dimette in condizioni particolari. Sono esclusi dal requisito:
- Dimissioni per giusta causa;
- Dimissioni durante maternità o paternità tutelata;
- Risoluzioni consensuali in sede di conciliazione presso la commissione territoriale (art. 7, legge 604/1966).
In questi casi, il requisito delle 13 settimane non viene richiesto.
Contratti a confronto, l’importanza della natura dei rapporti di lavoro
Una precisazione importante arriva sulla natura dei rapporti di lavoro:
- Il primo rapporto (quello conclusosi con dimissioni o accordo) deve essere a tempo indeterminato;
- Il secondo, quello cessato in modo involontario e che dà diritto alla NASpI, può essere anche un contratto a termine.
Cosa vale ai fini del conteggio contributivo
Per raggiungere le 13 settimane necessarie, vengono considerati validi:
- Contributi da lavoro subordinato;
- Contributi figurativi per maternità obbligatoria, se preceduti da lavoro attivo;
- Periodi di congedo parentale retribuito;
- Lavoro all’estero in Paesi UE o convenzionati (se cumulabili);
- Fino a 5 giorni all’anno di assenza per malattia dei figli (fino a 8 anni di età);
- Anche settimane di lavoro agricolo rientrano nel conteggio, se comprese nel periodo osservato.
Durata e importo NASpI: nessuna variazione
Infine, l’INPS ha chiarito che la modifica normativa non incide né sulla durata, né sull’importo dell’indennità NASpI, che restano invariati rispetto alla precedente disciplina.
- TESTO INTEGRALE DELL’AVVISO INPS SULLA NASPI 2025