Studenti «critici» con i loro prof, ma a scuola si annoiano meno. I risultati dell’indagine Corriere-Laboratorio Adolescenza
Gli studenti sono abbastanza soddisfatti della scuola, vorrebbero l’educazione sessuale e salvano il registro elettronico. Ma l’apprezzamento dei prof scende dal 71 al 48 per cento
* Presidente Laboratorio Adolescenza di Milano
A scuola, checche se ne dica, i ragazzi vanno volentieri: il 72% degli studenti considera il tempo trascorso a scuola «moderatamente» o «decisamente» piacevole. Solo il 17% considera la scuola noiosa e l’8% addirittura un incubo. I giudizi positivi si attenuano passando dalle scuole medie agli istituti tecnici e professionali e ai licei, ma restano comunque sempre ampiamente maggioritari. Non dimentichiamo, d’altra parte, quanto era pesato agli adolescenti dover rinunciare, durante la pandemia Covid, a questo «luogo» che è sì essenzialmente finalizzato allo studio, ma è anche luogo di relazione e di confronto. I dati provengono dall’edizione 2024 dell’indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia realizzata annualmente da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca Iard, in collaborazione con la pagina Scuola di Corriere.it, su un campione nazionale rappresentativo di 3427 studenti tra i 13 e i 19 anni.
«La scuola non è facile»
Scuola piacevole da vivere non significa però – e questo in fondo è un altro aspetto positivo – scuola «facile». Su questo aspetto la maggioranza assoluta degli studenti (58%) trova il carico di studio pesante o eccessivo. E va ancora peggio nei licei dove questa maggioranza arriva al 64%. A lamentarsi di più sono le femmine rispetto ai maschi, forse perché, più coscienziose, studiano di più (e mediamente hanno anche risultati migliori). Sul fronte opposto, solo il 2,8% considera il carico di studio leggero.