Stress docenti, l’80% delle malattie professionali è psichiatrico

Orizzonte Scuola

L’allarme di Lodolo D’Oria: “La priorità deve essere la salute degli insegnanti, non chi lava i piatti a casa”.

 

Oltre l’80% delle malattie professionali che colpiscono gli insegnanti italiani è di natura psichiatrica. A lanciare l’allarme è Vittorio Lodolo D’Oria, medico specialista e tra i massimi esperti di patologie professionali degli insegnanti, intervenuto al congresso Equalpro “Il lavoro delle donne nel pubblico impiego e la sfida dell’intelligenza artificiale”.

Secondo Lodolo D’Oria, la causa principale risiede nella specificità della professione:“Nessun altro lavoro richiede un rapporto così insistito e prolungato con le stesse persone. È uno stress che si accumula e si porta anche a casa, generando tensioni e litigi continui”. L’età media dei docenti, che si attesta sui 54 anni, rappresenta un ulteriore fattore di rischio, soprattutto per le donne: “In questa fascia d’età la menopausa aumenta di sei volte il rischio di depressione”, ha sottolineato il medico.

Agosto, il mese più difficile: tra ansia da rientro e mancanza di tutele

Il periodo estivo, in particolare il mese di agosto, si conferma il più critico per la salute psicologica degli insegnanti. “Molti temono il ritorno in classe, dove li attende nuovamente lo stress e la sofferenza”, ha spiegato Lodolo D’Oria, evidenziando come la scuola sia un ambiente che può diventare fonte di disagio cronico.
L’esperto ha posto l’accento sulla necessità di distinguere tra la tutela della salute dei lavoratori e la parità di genere: “La priorità deve essere la salute dei docenti, non chi lava i piatti a casa. Bisogna riconoscere e affrontare le patologie professionali degli insegnanti”. Il medico ha inoltre ricordato che, a differenza di altre categorie, per i docenti non esistono riconoscimenti ufficiali delle malattie professionali di tipo psichiatrico, né indennizzi adeguati.

La richiesta: studio epidemiologico nazionale e formazione mirata

Per affrontare il fenomeno, Lodolo D’Oria propone un studio epidemiologico nazionale che analizzi i dati ufficiali su burnout e stress lavoro-correlato tra i docenti, sottolineando come “il problema sia la mancata considerazione di queste diagnosi e l’assenza di pagamenti di indennizzi”.
L’esperto ha ricordato che già nel 2011 era stata presentata un’interpellanza parlamentare sul tema, ma “dal 2022 non è stato fatto nulla, ed è un grande dispiacere”. Tra le soluzioni indicate, il medico suggerisce l’utilizzo di questionari e una formazione specifica sia per i docenti sia per i dirigenti scolastici, che spesso non dispongono delle competenze medico-legali necessarie. “Le priorità devono essere la salute dei lavoratori e un’attenzione particolare alle donne: questa è la vera parità di genere”, ha concluso Lodolo D’Oria, rilanciando la necessità di un intervento strutturale da parte del Ministero dell’Istruzione.

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