Stipendi scuola, difficile dare una spiegazione alle fluttuazioni mensili senza avere i cedolini
di Roberto Bosio, InfoDocenti.it
Febbraio, il mese del conguaglio. Marzo, il ritorno delle addizionali regionali e comunali.
In questi giorni ci stanno arrivando segnalazioni su differenze nello stipendio netto tra febbraio, marzo ed aprile. Cosa possiamo rispondere? L’unica cosa certa è che non c’è una risposta valida per tutti.
Febbraio, il mese del conguaglio
A febbraio di ogni anno, viene fatto un conguaglio, ovvero viene effettuato un confronto tra le imposte versate dal datore di lavoro per conto del lavoratore con i cedolini e le imposte che il lavoro deve allo Stato in base al reddito di lavoro percepito nell’anno precedente.
Se sono state versate più imposte del dovuto, il conguaglio è a credito. Nel caso contrario il conguaglio è a debito. Nel primo caso mi trovo più soldi di quelli che normalmente percepisco come stipendio, nel secondo ovviamente avrò meno soldi del solito come bonifico.
Se sono a credito non devo pensare che il mio stipendio sia sempre questo. Lo stesso discorso vale per chi è a debito.
Marzo, il ritorno delle addizionali regionali e comunali
Nei mesi successivi a febbraio, lo stipendio netto – se non ho avuto un pesante conguaglio a febbraio – è inferiore perché pesano le addizionali regionali e comunali. La prima addizionale va dall’1,23 al al 3,33%, la seconda può variare dallo 0,2 allo 0,8%.
Ci sono tanti casi quante sono le persone
Il quadro è già complesso così, perché l’importo dell’addizionale può cambiare a seconda della regione e della città in cui sono residente. E poi ci sono diverse altre variabili da tenere presenti:
- ogni anno ci sono delle variazioni nell’imposizione fiscale (chiamiamole decontribuzioni o riduzione del cuneo fiscale, o altre misure ancora), che spesso sono contenute nella legge di Bilancio. Le misure cambiano da un anno all’altro e spesso i decreti attuativi arrivano solo mesi dopo. I decreti devono essere poi recepiti dai software che calcolano stipendio lordo e netto;
- a volte questi software presentano degli errori per cui alcuni importi possono essere ricalcolati in corso d’anno (e pure dopo);
- se il quadro non vi sembra ancora abbastanza complicato, bisogna considerare che l’aliquota massima e media – sono i valori su cui viene calcolata la ritenuta fiscale del lavoratore – cambia per ognuno in base ai redditi percepiti nell’anno precedente. C’è chi lavora solo a scuola, chi ha qualche affitto, o un’altra attività…
Cosa posso fare?
Per capire qual’è il mio stipendio netto medio devo confrontare il netto di diversi mesi di stipendio. Tenete presente che quando confrontate i cedolini di mesi diversi, se il lordo è uguale vuol dire che lo stipendio non è cambiato.
E nei conti che dobbiamo fare bisogna anche considerare quanto percepiamo come rimborso del 730.