Stipendi scuola ancora sotto la media PA: Anief ricorre per i supplenti brevi esclusi dagli aumenti Migliori corsi online
Docenti e ATA restano tra i meno pagati della PA. Anief ricorre per tutelare i supplenti brevi esclusi dagli aumenti e arretrati 2022-2024.
da scuolainforma
Gli stipendi di docenti e ATA restano tra i più bassi della Pubblica Amministrazione, con una media annua inferiore di 4.000-5.000 euro rispetto ad altri comparti. La situazione è ancora più penalizzante per il personale precario, in particolare per i supplenti brevi e saltuari, esclusi non solo dagli scatti di anzianità, ma anche dall’anticipo del rinnovo contrattuale e dall’indennità di vacanza contrattuale (IVC), pari a circa 70 euro mensili.
Supplenti brevi esclusi dagli aumenti: scatta il ricorso Anief
Il sindacato Anief ha avviato un’azione legale per tutelare i diritti dei supplenti brevi esclusi. I ricorsi al giudice del lavoro chiedono:3
il pagamento integrale dell’IVC per il triennio 2022-2024;
una una tantum a titolo di anticipo contrattuale, con possibili risarcimenti di migliaia di euro per ciascun lavoratore.
L’obiettivo è garantire parità di trattamento economico tra personale di ruolo e precario, oggi ancora lontana.
IVC e rinnovo contrattuale: cosa prevede la legge 2025
Il Governo ha stanziato, a partire dal 2025, nuovi incrementi per l’indennità di vacanza contrattuale:
Nel frattempo, nel cedolino del 2023 è stato erogato un anticipo del 3,35% sugli aumenti per il triennio 2022-2024, da riconoscere mensilmente a partire da gennaio 2025. Tuttavia, anche in questo caso, i supplenti brevi sono stati esclusi, nonostante l’inflazione reale nel biennio 2022-2023 abbia superato l’8%.
L’azione dell’Anief, inclusa la partecipazione al giudizio davanti alla Corte Costituzionale, ha spinto il Governo a modificare in parte il quadro normativo. Il sindacato, però, insiste sulla necessità di proseguire sul piano giudiziario, per recuperare tutti gli arretrati e ottenere un aumento stabile dell’assegno mensile anche per i precari.