Stipendi e scatti di anzianità: MI ancora condannato per discriminazione dei precari
Stipendi e scatti di anzianità: “un’ingiustizia che si protrae ormai da 20 anni” e che va risolta; nel frattempo, i tribunali condannano il Ministero.
Le condanne a carico del Ministero dell’Istruzione per la discriminazione retributiva a discapito dei precari della scuola per il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità aumentano. Marcello Pacifico (Anief), commenta:
“Le norme che discriminano i precari anche e soprattutto a livello retributivo, vanno disapplicate, bisogna risolvere in contrattazione un’ingiustizia che si protrae ormai da 20 anni.”
Stipendi e precari: il diritto agli scatti di anzianità
Anief informa che i Tribunali del lavoro di tutta Italia continuano a condannare il Ministero dell’Istruzione per la discriminazione retributiva a discapito dei precari.
“Docenti e ATA precari hanno da sempre subito un’ingiustificata disparità di trattamento retributivo rispetto ai colleghi di ruolo“, ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
“Ai tavoli della contrattazione questa ingiustizia che si protrae da 20 anni deve essere definitivamente risolta e la nostra rappresentatività ci darà modo, finalmente, di farlo risolvendo ed eliminando sin dalle previsioni contrattuali tale abuso” continua il sindacalista.
Gli scatti di anzianità commisurati agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a termine permettono di ottenere il corretto inquadramento stipendiale in futuro.
MI condannato anche per RPD e CIA
Il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità non è l’unica discriminazione a danno dei precari fatta dal Ministero. Numerose condanne sono arrivate anche per la mancata presenza nel cedolino dello stipendio di RPD e CIA a favore dei docenti e ATA supplenti brevi.
fonte: web
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