Senato, gli emendamenti sulla scuola
di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola
Carta docente allargata, commissari maturità ristretti, assunzioni da Gps:
il Senato approva con altre novità. Valditara apprezza.
Gli emendamenti tradotti in legge, approvati poche ore prima dalle Commissioni di competenza, riguardano la conferma delle immissioni in ruolo direttamente da prima fascia Gps sostegno (disco rosso invece ancora una volta per le classi di concorso); la perdita di due membri, uno interno e uno esterno, agli esami di maturità, che quindi dal 2026 prevederà non più sei ma solo quattro commissari più il presidente; l’ampliamento di 200mila supplenti annuali, con contratto in scadenza 30 giugno, dopo quelli che terminano il 31 agosto, tra i beneficiari della Carta del docente, ma anche del personale educativo e introducendo per tutti la possibilità di acquistare titoli di viaggio (a questo punto il provvedimento di assegnazione della carta annuale dovrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni).
Tra le novità approvate a Palazzo Madama c’è poi la proroga di un anno dei corsi Indire per acquisire la specializzazione su sostegno, sempre rivolti a triennalisti e a chi ha già svolto corsi analoghi lo scorso anno però all’estero; inoltre, sempre alla maturità, il colloquio si svolgerà su quattro discipline individuate dal Ministero a gennaio e non si potrà superare l’esame se non si sostiene la prova orale; allungata fino al 31 dicembre 2026 la possibilità per i docenti tecnico-pratici di partecipare ai concorsi ordinari solo con il diploma di maturità.
“Con il via libera del Senato al ddl As 1634 – ha commentato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – , si confermano le innovazioni introdotte in sede di Consiglio dei Ministri con la riforma dell’Esame di Maturità. Una riforma che abbiamo fortemente voluto per restituire serietà, valore e centralità a un momento decisivo del percorso educativo dei nostri studenti. L’Esame di Stato torna a essere Esame di Maturità, con l’obiettivo di valutare la crescita complessiva dello studente”.
“Per questo – ha continuato il numero uno del dicastero bianco – abbiamo riformato la prova orale, che dal prossimo anno tutti i maturandi dovranno regolarmente sostenere per poter essere promossi: chi farà volontariamente scena muta sarà bocciato; valorizziamo invece le azioni particolarmente meritevoli che denotano impegno e senso di responsabilità”.
“Siamo intervenuti anche sul canale del 4+2, che da sperimentale diventa ordinamentale: dal prossimo anno tutti gli studenti potranno scegliere i nuovi percorsi di istruzione tecnica e professionale per accedere prima e meglio al mondo del lavoro. In continuità con questa visione, il testo approvato oggi prevede altre misure concrete per rafforzare e innovare il sistema scolastico: nuovi fondi per la sicurezza degli edifici, risorse per l’acquisto di sussidi didattici nell’ambito del progetto Agenda Sud, proroga dei percorsi di formazione per specializzare un numero crescente di docenti di sostegno. Prosegue il nostro impegno per garantire una scuola che mette al centro lo studente e capace di valorizzare i talenti di ciascuno”.
“Con questa riforma vogliamo rendere l’esame di maturità più equo, più vicino alla realtà e più attento al merito”, ha dichiarato il sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti.