Scuole paritarie, buono fino a 1.500 euro e altri di 86 milioni di euro

di Sabrina Maestri, Scuola in Forma

Sono in totale 3 i ‘regali’ che la legge di bilancio 2026,
che a breve otterrà l’ok definitivo, ha previsto a favore delle scuole paritarie..

 

Ogni volta che si parla di scuole paritarie si accende il mondo statale. E quest’anno ad animare il malcontento sono stati i ‘regali’ che il Governo ha deciso di prevedere proprio a favore degli istituti non pubblici. Si è parlato spesso nelle ultime settimane del ‘buono scuola’, affiancato anche dall’esenzione al pagamento dell’IMU. Ma è prevista anche un’altra misura: un incremento del fondo riservato alle scuole paritarie dell’importo di 86 milioni di euro. Di seguito i dettagli.

Scuole paritarie avvantaggiate a danno degli istituti statali?

A portare ‘buone nuove’ alle scuole paritarie è la legge di bilancio 2026, che vedrà la sua approvazione definitiva entro il 31 dicembre. La misura più ‘antipatica’ al mondo statale è stata la previsione di un ‘buono’ fino a 1.500 euro, e commisurato all’Isee (non oltre i 30 mila euro), per le famiglie che iscriveranno i figli presso questi istituti.

Ma la Manovra Finanziaria porta con sè 2 ulteriori misure a favore delle scuole paritarie: l’esenzione dal pagamento dell’Imu (dando riconoscimento al ruolo sociale che esse svolgono) e l’incremento di 86 milioni di euro del fondo dedicato per le scuole paritarie stesse.

Se da un lato la maggioranza di Governo esulta per l’approvazione degli emendamenti che hanno introdotto queste novità, su altro fronte i partiti dell’opposizione. Molto critico ad esempio il M5S con Barbara Floridia: “I soldi che stanno elargendo a chi manda i figli alle scuole private potevano invece essere destinati a cose diverse: per esempio l’educazione digitale, che noi abbiamo inserito e loro lasciano senza finanziamenti”.

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