SCUOLA, UNIVERSITÀ, RICERCA – Rinnovo contratto 2022-24, il prossimo incontro slitta al 7 maggio. Per Anief le condizioni non cambiano: trovare più risorse perché 62 euro non possono bastare, combattere per la parità dei diritti

Slitta in avanti di una settimana – dal 30 aprile al 7 maggio – la prosecuzione della trattativa tra parte pubblica e organizzazioni sindacali rappresentative per la definizione del Contratto collettivo di lavoro nazionale del personale Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2022-2024: lo ha comunicato in queste ore l’Aran alle parti interessate, “a causa di impegni statuari di una sigla sindacale”. Per il sindacato Anief, in ogni caso, le condizioni che vorranno portate al tavolo rimangono quelle espresse il 26 marzo scorso, al termine del primo confronto operativo Aran-Sindacati.

Per recuperare la sensibile perdita di potere di acquisto dei salari del personale della scuola, crollata di quasi 18 punti percentuali nell’ultimo difficile triennio, il sindacato ritiene che debbano essere messe a disposizione ulteriori risorse per recuperare il gap retributivo che ci separa dai dipendenti delle funzioni centrali dello Stato, i quali a seguito dello sciagurato rinnovo contrattuale del 2018, almeno per la scuola, sono arrivati a prendere ogni anno fino a 6.000 euro in più rispetto al personale scolastico. Mentre prima di quel contratto erano in media docenti e personale Ata a guadagnare 1.000 euro in più.

“Riteniamo del tutto insoddisfacenti i 62 euro lordi medi effettivi di aumenti, considerando che oltre la metà dei 150 euro scarsi, corrispondenti a quasi il 6% di incremento, risultano già presenti in busta paga per via dell’applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e per questo siamo convinti che quelle somme debbano aumentare seguendo le proposte che abbiamo presentato al tavolo: parliamo del fondo per la formazione continua, destinato ad esempio alla costituzione del middle management, e del fondo per la continuità del servizio scolastico e didattico, che potrebbe finanziare la indennità di trasferta. Crediamo sia giunto il momento di rimettere alla contrattazione integrativa parte del fondo Mof ai buoni pasto, come già avvenuto nel precedente CCNL per la formazione, di utilizzare i risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare le indennità dei DSGA. Oltre che di impiegare le economie generate dalle ex progressioni economiche per migliorare le retribuzioni del personale ATA”.

 

Infine, il sindacato Anief continuerà a combattere per la parità dei diritti: “Dobbiamo assolutamente – spiega ancora il presidente Marcello Pacifico – riuscire a trovare delle risorse da assegnare ai lavoratori più fragili e meno tutelati, a partire dai precari. Certamente, per fare questo c’è bisogno della volontà politica. Ricordiamo però anche che una sentenza della Corte di Cassazione del 7 marzo scorso ha decretata illegittima l’abolizione del primo gradone stipendiale e quindi di questo va tenuto conto”.

 

Il sindacato autonomo ricorda che in caso di firma del Ccnl 2022-2024, sarà a seguire possibile aprire nuove trattative già a partire da quella relativa al triennio 2025-2027, con la possibilità di ulteriori 150 euro di aumenti. E poi anche per il successivo triennio 2028-2030, con altri 150 euro sempre lordi e medi. “Parliamo – conclude Marcello Pacifico – di un potenziale incremento totale di 450 euro lordi mensili entro il 2030, ma ovviamente tutto dipende dalla volontà politica di garantire le risorse necessarie nei prossimi anni, rispetto al prossimo incremento del costo della vita”.

 

IL RINNOVO RSU DI APRILE 2025

Per raggiungere questi e altri obiettivi, non solo sugli stipendi, il giovane sindacato ha bisogno di sempre maggiore forza ai tavoli delle trattative: per questo motivo, l’organizzazione guidata da Marcello Pacifico invia un appello a tutti i lavoratori della scuola perché votino Anief in occasione del rinnovo delle Rsu in programma il 14,15 e 16 marzo prossimi.

 

LE PIATTAFORME

Sempre in vista del rinnovo delle Rsu dei comparti Istruzione e Ricerca, Anief ha predisposto una nuova piattaforma politico sindacale contenente gli obiettivi da raggiungere attraverso la contrattazione con la parte pubblica. L’azione del giovane sindacato si svilupperà per raggiungere la parità di trattamento giuridica ed economica tra personale precario e di ruolo, l’allineamento degli stipendi all’inflazione e alla media europea, l’introduzione di una indennità di sede, di incarico a tempo determinato, di burnout, di continuità su posti di sostegno.

Il sindacato autonomo insisterà anche per l’eliminazione dei vincoli alla mobilità e assegnazioni provvisorie, trasferimenti sul 100% dei posti, il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria e finestra in uscita a 63 per la pensione di vecchiaia, la revisione dei gradoni di anzianità (con aumenti ogni 4 anni) e armonizzazione tra gradi e ordini differenti. Inoltre, l’organizzazione sindacale autonoma punterà all’aumento della retribuzione del lavoro straordinario, all’allineamento dei livelli professionali del personale ATA e riconoscimento ad EQ della dirigenza amministrativa con RIA, alla valorizzazione del middle management e delle figure di sistema, allo stanziamento di risorse aggiuntive per l’istruzione, abolizione trattenuta TFR e adesione volontaria al fondo Espero.

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