Scuola, insegnante di sostegno confermato dalle famiglie: Tar boccia ricorso dei sindacati

da Sky tg 24

Il Tar del Lazio ha respinto l’istanza cautelare presentata da Flc Cgil e Gilda-Unams contro il decreto ministeriale 32/2025, che disciplina la continuità dei docenti a tempo determinato sui posti di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026

Il Tar del Lazio in sede cautelare ha rigettato la richiesta dei sindacati di sospendere il decreto n. 32 del 26 febbraio 2025 che consente alle famiglie di chiedere la conferma dell’insegnante di sostegno per il proprio figlio. Lo rende noto il ministero dell’Istruzione. “Accogliamo con soddisfazione l’ordinanza del Tar siamo convinti che la continuità didattica soprattutto per i ragazzi più fragili, sia un valore fondamentale”, ha commentato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “Prosegue la nostra azione a tutela degli studenti con disabilità, consentendo alle famiglie di poter chiedere la conferma del docente di sostegno che ha lavorato per l’anno in corso con il proprio figlio. Si rafforza e continuerà sempre, il nostro impegno per garantire a tutti gli studenti effettive condizioni di valorizzazione”, prosegue Valditara.  I sindacati che avevano impugnato il decreto sono la Flc Cgil e la Gilda. La Fish si è invece schierata per il provvedimento del ministero dell’Istruzione.

 

Il ricorso

Il Tribunale amministrativo del Lazio ha respinto l’istanza cautelare, evidenziando diversi profili di inammissibilità del ricorso. In particolare, il Tribunale ha rilevato che “le organizzazioni sindacali non sono legittimate ad agire in giudizio quando la questione non riguarda un interesse omogeneo dell’intera categoria, ma può dividere i docenti in posizioni contrastanti”. Nel caso specifico, “alcuni docenti sono favorevoli alla conferma sul posto di sostegno, mentre altri potrebbero essere penalizzati, rendendo l’interesse rappresentato dai sindacati non unitario”. E ancora, per i docenti ricorrenti, il Tar ha sottolineato “l’assenza di un interesse attuale e concreto, poiché eventuali pregiudizi potranno essere valutati solo al termine delle procedure di conferimento degli incarichi, qualora si verifichi un’esclusione o un’assegnazione non desiderata”. L’ordinanza conferma la validità delle misure adottate dal ministero dell’Istruzione e del Merito, per la continuità dei docenti di sostegno, sottolineando “la mancanza di presupposti giuridici per la sospensione del decreto”.

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