Scelta 150 preferenze, obbligo di scelta
di Sabrina Maestri, Scuola in Forma
Scelta 150 preferenze, chi non vorrà apportare modifiche dovrà ripresentare la domanda. Chiarimenti in vista della scelta delle 150 preferenze che gli aspiranti saranno tenuti ad esprimere nell’estate.
L’anno scolastico sta per volgere al termine. Occhi puntati sull’a.s 2025/26 e chi si ritrova ancora allo status di precario già pensa alla possibilità di conseguire supplenze. Gli aspiranti inseriti nelle Gps (e nelle Gae laddove ancora esistenti) ogni anno sono tenuti ad un adempimento importante: la scelta delle 150 preferenze. L’operazione si rende necessaria per poter ottenere incarichi a tempo determinato al 31 agosto e al 30 giugno dalle suddette graduatorie. Ma dovrà essere ripresentata per forza la domanda? Anche da chi non intende apportare modifiche? Facciamo chiarezza.
Scelta 150 preferenze: chiarimenti
Non si conoscono ancora le date della finestra temporale che sarà rivolta alla scelta delle 150 preferenze. Si presume che i termini vengano aperti a lugliocome di consueto. Si deve però attendere la nota ufficiale del Ministero.
Gli aspiranti iniziano già a pensare al prossimo anno scolastico e cominciano a farsi alcuni ‘calcoli’ sulle ipotetiche opzioni. Ancora una volta ci si potrebbe però imbattere in scelte fatte al buio, senza conoscere i posti effettivamente disponibili. Questo perchè potrebbero ancora essere in corso le procedure di immissione in ruolo come avvenuto l’estate scorsa. I supplenti dovranno quindi compilare la domanda basandosi solo sulle proprie preferenze soggettive.
Ma chi intende confermare in toto la scelta dello scorso anno dovrà comunque ripresentare l’istanza. La mancata presentazione della scelta delle 150 preferenze non consente di ottenere supplenze dalle Gps(o dalle Gae), permettendo solo convocazioni dalle graduatorie d’istituto. Anche chi vorrà quindi esprimere le stesse preferenze e lo stesso ordine dovrà comunque ripresentare la relativa istanza.
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