Rinnovo contratto, l’ANIEF chiede di chiudere entro settembre: ‘i lavoratori non possono più aspettare’

Sono ripresi i lavori per il rinnovo del contratto scuola: il sindacato Anief chiede di firmare entro il prossimo 25 settembre.

Nella giornata di ieri, mercoledì 7 settembre, sono ripresi i lavori presso la sede dell’ARAN per il rinnovo del contratto 2019-21 del comparto Istruzione e ricerca: come sappiamo, le trattative stanno procedendo in modo molto lento, si erano stoppate a metà maggio e riprenderanno il prossimo 14 settembre. Il sindacato Anief, però, ha sottolineato la necessità di concludere i lavori entro settembre, considerata la situazione economica che si sta affrontando.

Firmare entro settembre il rinnovo del contratto Istruzione e Ricerca

Ripreso il negoziato per il rinnovo del contratto scuola, ieri al tavolo delle trattative il sindacato Anief ha rilanciato la proposta di un contratto ‘ponte’, da firmare entro il 25 settembre, vale a dire prime delle elezioni politiche: vista la grave crisi energetica in cui ci troviamo e le difficoltà economiche che si dovranno fronteggiare dal prossimo autunno, l’Anief ha sottolineato l’urgenza della firma.

“I dati economici sono drammatici e i lavoratori pubblici hanno bisogno di un minimo di ristoro”, ha affermato Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal e presidente nazionale Anief, “Come Anief e Cisal abbiamo chiesto sin dall’inizio dei nostri incontri un contratto ponte. Ancora di più adesso, che abbiamo paura di cosa accadrà in autunno con la crisi energetica”.

“Dobbiamo capire che vi sono delle condizioni storiche e sociali per arrivare alla firma del contratto. Coscienti che se, invece, non lo portiamo a termine adesso, ancora una volta a pagare saranno i lavoratori”, ha rincarato il sindacalista.

Occorre quantificare le risorse attuali

Il presidente Pacifico ha sottolineato la necessità di fare un punto sulle risorse attualmente disponibili, quantificare i fondi che si possono al momento impiegare per il rinnovo del contratto e capire come utilizzarli: “Facciamo il punto su tutte le risorse e troviamo un accordo”, ha affermato. “Ancora di più perché l’Aran ha detto che intende firmare il contratto. E anche gli altri sindacati sono della stessa idea. Perché allora non lo facciamo subito? Non occorre attendere alcuna integrazione dell’atto di indirizzo. Basta chiedere a tutti i partecipanti quali sono le condizioni per arrivare alla firma entro il 25 settembre, prima quindi delle elezioni politiche”.

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