Prove scritte Maturità 18 e 19 giugno: docenti non nominati presenti a scuola. Poi “a disposizione” fino al 30 giugno. CHIARIMENTI

da orizzontescuola

Si svolgeranno il 18 e 19 giugno (a meno che non siano previste terze prove o prove in più giornate) prima e seconda prova degli Esami di Stato secondaria II grado dell’anno scolastico 2024/25. Un appuntamento che riguarda gli studenti e i docenti e Dirigenti Scolastici impegnati nelle commissioni. Le disposizioni per i docenti che non sono impegnati negli Esami di Stato

Presenza a scuola nei giorni delle prove scritte e “a disposizione” fino al 30 giugno

L’O.M. n. 67 del 31.3.2025 – art. 13, comma 4) ricorda che il personale utilizzabile per le sostituzioni, con esclusione di quello con rapporto di supplenza breve e saltuaria, deve rimanere a disposizione della scuola di servizio fino al 30 giugno 2025 e assicurare la presenza in servizio nei giorni di svolgimento delle prove scritte.

Il decreto n. 11942 del 24 marzo 2025 afferma altresì “3.d.b.d Personale non utilizzato nelle operazioni di esame
Al di fuori delle ipotesi di esonero, il personale dirigente e docente non utilizzato nelle operazioni di esame deve rimanere a disposizione della scuola di servizio fino al 30 giugno 2025, assicurando la presenza in servizio nei giorni delle prove scritte.
I dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali e i dirigenti scolastici acquisiscono l’effettivo recapito di tale personale dirigente e docente, con riferimento a tutto il periodo di svolgimento delle operazioni stesse.”

  • presenza a scuola nelle giornate delle prove scritte

La presenza non riguarda solo i docenti delle discipline interessate dalle singole prove ma la totalità dei docenti perché, in caso di assenza di uno o più commissari nel giorno della prova scritta la sostituzione riguarderà la sorveglianza durante la prova e assicurare che le operazioni si svolgano in maniera corretta.

Per comodità, dato che la commissione è formata da 6 componenti e il numero di docenti a disposizione di solito è elevato si può suddividere il personale tra le due giornate, in modo da alleggerire l’obbligo ferma restando la reperibilità.

  • lasciare a scuola l’esatto recapito telefonico per un contatto immediato

Un nostro lettore scrive

Quindi i docenti interessati non possono allontanarsi dalle proprie abitazioni fino al 30 giugno? E perché proprio quella data? E dovranno rimanere reperibili per tutta la giornata oppure entro quali ore? Entro quanto tempo dovranno garantire il raggiungimento del luogo eventualmente assegnato per la sostituzione? Insomma quali sono gli obblighi precisi durante questa reperibilità? E cosa succede se per vari motivi non si risponda alla chiamata telefonica in tempo? Ed è possibile che questo obbligo di reperibilità nasca extracontrattualmente da una OM,in maniera vaga ed indefinita?
Grazie

Rispondiamo dicendo che – a nostro parere – fortunatamente la circolare non impone un obbligo di non mettere il naso fuori dalla finestra con il pericolo di non sentire lo squillo del telefono.

La data del 30 giugno rappresenta il termine delle attività didattiche per ciascun anno scolastico, pertanto i docenti non direttamente coinvolti negli esami di stato possono richiedere le ferie già dal 1° luglio.

Diciamo piuttosto che la norma fa leva sul buon senso e sul fatto che la partecipazione alle operazioni, in caso di nomina, è un obbligo di servizio. Bisogna assicurare il corretto e veloce svolgimento della procedura, per cui nelle giornate successive a quelle delle prove scritte potrebbe rendersi ancora necessaria la sostituzione dei docenti.

L’ordinanza ad esempio non può dire (o meglio non dice) entro quante ore bisogna essere presenti a scuola ma certamente non è accettabile che un docente sia in vacanza dall’altra parte d’Italia e abbia la necessità di almeno 24 ore di tempo per raggiungere la sede.
A meno che non si tratti di casi particolari, come ad es. quello di interpelli per casi particolari di classi di concorso per le quali in provincia non è possibile reperire aspiranti.

Facciamo degli esempi per far capire cosa intendiamo per “buon senso”  nell’essere ” a disposizione”

  • docente non impegnato negli esami di stato si trova nella località di villeggiatura, magari non controlla il telefono ogni cinque minuti (non è richiesto) ma se trova una – due – tre  – dieci telefonate alle quali non ha risposto una domanda dovrà porsela, dal momento che è comunque “a disposizione”
  • docente non impegnato negli Esami di Stato che si rendesse irreperibile per più giorni. La normativa ricorda che si è a disposizione, pertanto è anche il docente a dover assicurare di poter garantire – nel caso – il buon andamento delle operazioni.
  • non ci sono orari (a volte le telefonate avvengono anche alle 19 di sera perché ci sono delle urgenze, ma non certo di notte).

Gli Uffici Scolastici gestiscono ormai da anni la procedura mettendo in piedi nel periodo degli esami di Stato una task force che riesce a risolvere anche i”casi impossibili”. La collaborazione da parte dei docenti è fondamentale e auspicabile.

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