Nuovo o vecchio PEI? Circa 34mila scuole nell’incertezza

La sentenza del TAR che annulla il nuovo PEI costringerà quasi certamente tutte le istituzioni scolastiche statali a riorganizzare il PEI secondo le precedenti modalità, a meno che il ministero dell’Istruzione non riesca a ripristinare subito in qualche modo le indicazioni del DM 182/2020, azzerate dai giudici amministrativi con la sentenza n. 9795 di martedì 14 settembre. Ma quante sono le scuole e le classi interessate alla definizione del nuovo o alla conferma del vecchio PEI che dovranno operare nell’incertezza di procedure da seguire e di modelli da adottare?

Sulla base dei dati dell’organico di fatto del 2020-21, nella scuola primaria statale, il settore con il maggior numero di alunni con disabilità, le scuole in cui sono inseriti questi ragazzi sono 13.515, il 91% delle 14.842 scuole primarie attive; le classi coinvolte nella elaborazione del PEI sono 78.491, pari ad oltre il 75% di 104.122. Come si vede, non sono poche.

Diamo un’occhiata agli altri settori.
Nei 6.420 istituti della secondaria di II grado più del 76% (cioè 4.898) accoglie studenti con disabilità, inseriti in 56.379 classi, pari al 46% delle 122.634 funzionanti.

Nelle scuole secondarie di I grado sono 6.733 quelle che accolgono alunni con disabilità, pari al 93%, delle 7.239 attive, e coinvolgono 56.869 classi, pari al 73% delle 77.938 funzionanti.

Due terzi delle 13.234 scuole dell’infanzia accolgono bambini con disabilità; e sono 33.091 le sezioni nelle qual sono inseriti, pari al 79% delle 41.839 funzionanti.

Complessivamente, dunque, in attesa di chiarimenti ministeriali, 34mila scuole, 8 su 10, saranno alle prese con un PEI tutto da definire, e coinvolgeranno docenti e genitori di tre quarti delle 302mila classi attivate.

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