Nuove Indicazioni nazionali: latino alle medie, si rafforza studio grammatica, si innova matematica. TESTO DEFINITIVO infanzia e primo ciclo
da orizzonte scuola
Nuove Indicazioni nazionali: latino alle medie, si rafforza studio grammatica, si innova matematica. TESTO DEFINITIVO infanzia e primo ciclo
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato le nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione.
Il documento entrerà in vigore dall’anno scolastico 2026/2027 e sostituirà le Indicazioni adottate nel novembre 2012.
Il ministro ha dichiarato che “con la firma delle nuove Indicazioni nazionali si volta pagina” e ha sottolineato il ritorno della centralità della storia occidentale, la valorizzazione dell’identità nazionale e la riscoperta dei classici.
Il percorso di elaborazione è durato quasi due anni e ha coinvolto il comitato tecnico presieduto da Loredana Perla, le sottocommissioni e il Ministero. Il Consiglio di Stato ha espresso il parere favorevole il 12 novembre, dopo aver valutato le integrazioni inviate dal Ministero il 23 ottobre.
Le novità sui contenuti disciplinari e metodologici
Le nuove Indicazioni nazionali introducono lo studio del latino per l’educazione linguistica nella scuola secondaria di primo grado, con l’avvio previsto in seconda e terza media.
L’insegnamento sarà facoltativo e affidato al professore di italiano già abilitato per il latino, con un’ora aggiuntiva settimanale da inserire nelle attività di potenziamento pomeridiane. Il programma comprenderà l’alfabeto, i casi, la prima e la seconda declinazione, l’indicativo e l’imperativo e l’uso del vocabolario.
Il documento prevede il rafforzamento dello studio della grammatica e della calligrafia dalla scuola primaria, con l’obiettivo di evitare “eccessi di spontaneismo” nell’espressione e nella scrittura.
Gli studenti torneranno a imparare le poesie a memoria e a fare i riassunti nelle aule della scuola primaria. Il Ministro ha affermato che “ripristiniamo il valore della regola, a partire da quella grammaticale, e del latino” e ha precisato che “regole grammaticali e latino rappresentano fondamenti che consentiranno ai nostri ragazzi di crescere consapevoli della nostra lingua, con maggiore padronanza espressiva e più forte pensiero critico”.
La riorganizzazione di storia, matematica e scienze
L’insegnamento della storia sarà dedicato alla storia dell’Occidente, con l’obiettivo di evitare un approccio enciclopedistico. Il documento afferma che la storia “è il principale strumento tanto per conoscere come si è formata la nostra civiltà, per comprenderne le caratteristiche di fondo e i valori, che per inquadrare al tempo stesso le vicende della scena mondiale e i rapporti di questa con l’Occidente”.
Il ministro ha annunciato che “innoviamo i programmi di matematica e scienze perché, partendo dal reale, possano appassionare i giovani”. Le modifiche riguardano i contenuti disciplinari, le metodologie didattiche e l’organizzazione del curricolo, con attenzione a temi come l’inclusione, le competenze digitali e la cittadinanza. Valditara ha sottolineato che le nuove Indicazioni mettono “al centro la cultura del rispetto e della lotta contro ogni discriminazione”. Il ministro ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al lavoro, definito “poderoso” e caratterizzato da “ascolto e confronto con la comunità scolastica e scientifica”.

