Nomine in ruolo, quasi 20mila posti non assegnati
di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola
Docenti, immissioni in ruolo precari e idonei 2025/26: quasi 20mila posti non assegnati.
E i supplenti aumentano: già 180mila contratti annuali
Immissioni in ruolo
Dei 48.504 posti autorizzati dal decreto ministeriale per le immissioni in ruolo, a fronte di 52.885 posti vacanti per l’anno scolastico 2025/26, al 24 settembre risultano 29.685 docenti assunti a tempo indeterminato, con la possibilità di assumere altri 4.403 entro il 31 dicembre 2025.
I docenti assunti tramite le procedure Pnrr sono 18.566, mentre gli idonei al concorso 2020 sono 1.821.
Per gli insegnanti di religione cattolica (IRC) le assunzioni a tempo indeterminato si fermano a 6.022 unità.
Supplenze annuali
Per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato, con scadenza 31 agosto 2026 o 30 giugno 2026, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha fatto sapere alle organizzazioni sindacali che al 24 settembre scorso risultavano 182.641 contratti a tempo determinato tra posti comuni e di sostegno, di cui 76.100 sul sostegno e 44.926 conferme, sempre su sostegno, a seguito della scelta formulata dalle famiglie (meno della metà di quelle però presentate in origine a fine primavera 2025).
Nel 2023, in pratica, i docenti che hanno stipulato un contratto annuale sono stati 234.576 su un totale di 943.68 docenti in servizio: poiché otto anni prima si attestavano attorno alle 115mila unità, ciò significa che si passati in otto anni al raddoppio del precariato, schizzato dal 12% del 2015 al 24% del 2023. Se va bene, quest’anno al termine del conferimento delle supplenze, la percentuale potrebbe scendere un po’, ma temiamo non di molto.