Mobilità docenti 2026 e punteggi concorsi

di Luigi Rovelli, Scuola in Forma

Mobilità docenti 2026: differenze di punteggio tra trasferimenti e passaggi di ruolo, con focus su concorsi ordinari e PNRR.

 

Mobilità docenti 2026 e valutazione dei titoli: come saranno valutati i concorsi ordinari e PNRR? L’attribuzione dei punteggi acquista particolare rilevanza, non solo al fine di evitare errori nella compilazione della domanda ma anche per valutare correttamente le proprie possibilità di spostamento. Le differenze tra mobilità territoriale e mobilità professionale non rappresentano un fattore marginale incidendo direttamente sulla posizione in graduatoria.

Mobilità docenti 2026: come si valutano i titoli

Il contratto sulla mobilità fa una precisa distinzione tra trasferimenti territoriali e passaggi di cattedra o di ruolo, prevedendo criteri di valutazione differenti per i concorsi superati dai singoli candidati. Nella domanda di trasferimento relativa alla mobilità territoriale, il sistema di valutazione è piuttosto lineare. Il superamento di un concorso ordinario consente di ottenere 12 punti complessivi. Occorre però chiarire un aspetto rilevante: viene valutato un solo concorso, anche se il docente ha superato più procedure per la stessa classe di concorso o possiede più abilitazioni. In buona sostanza, chi ha vinto più concorsi ordinari non ottiene comunque punteggi aggiuntivi ai fini del trasferimento verso un’altra scuola, un altro comune o una diversa provincia. Il punteggio resta, pertanto, invariato, ovvero 12 punti.

Passaggi di ruolo e di cattedra: punteggi cumulabili

Lo scenario cambia, invece, in modo sensibile quando si parla di mobilità professionale, cioè di passaggio di cattedra o passaggio di ruolo. In questo caso, le tabelle ministeriali prevedono un meccanismo di valutazione cumulativo, che tiene conto di più concorsi superati nel corso della carriera dell’aspirante. Per la mobilità docenti 2026, il punteggio è così articolato:

  • 12 puntiper il primo concorso ordinario superato nel grado di riferimento;
  • 6 puntiper ogni concorso ordinario successivo, purché nello stesso grado o in grado superiore;
  • 0 puntiper i concorsi straordinari, che restano esclusi dalla valutazione dei titoli.

Concorsi PNRR: valgono come gli ordinari

Per quanto concerne, invece, i concorsi PNRR la normativa vigente conferma che le procedure PNRR 1 e PNRR 2 sono da considerarsi, a tutti gli effetti, equiparate ai concorsi ordinari per esami e titoli. Questo significa che:

  • i docenti che hanno superato un concorso PNRR possono dichiararlo regolarmentenella domanda di mobilità;
  • il titolo è valutabile sia per i trasferimenti (nei limiti previsti) sia, soprattutto, per i passaggi di ruolo o di cattedra.

.

Condividi questa storia, scegli tu dove!