Legge di bilancio: le novità sulla scuola

Orizzonte Scuola

Legge di bilancio: dallo stop alle supplenze brevi, alle novità per il TFR/TFS, dalle modifiche ai congedi parentali alle lavoratrici madri. Quello che interessa il mondo della scuola.

Testo definitivo della Legge di Bilancio, sono state confermate tutte le misure anticipate dalla nostra redazione. Poco per quanto riguarda strettamente la scuola, molte misure sono comunque di interesse per il personale. Riportiamo sotto i provvedimenti più attinenti.

Sommario

  • TFS/TFR nel pubblico impiego: attesa ridotta a nove mesi dal 2027
  • Compensi ai professionisti: solo con regolarità fiscale e contributiva
  • Detassazione compensi accessori per i pubblici dipendenti non dirigenti
  • Congedi parentali: si allunga il limite d’età per fruirne
  • Epilessia farmacoresistente riconosciuta come disabilità grave
  • Supplenze brevi: obbligo di copertura interna alle scuole secondarie
  • Organico dell’autonomia e personale ATA determinato annualmente
  • Stop alla rilevazione annuale per accelerare l’avvio dell’anno scolastico
  • Docenti L2
  • Riforma Tecnici e Professionali
  • Pensioni minime: aumento di 20 euro mensili dal 2026
  • Inclusione scolastica: definito il LEP per l’assistenza agli studenti con disabilità
  • 250 milioni di euro in più in borse di studio a partire dal 2026. È nel testo DDL di Legge di Bilancio
  • ISEE: più famiglie con casa di proprietà potranno accedere ai bonus sociali
  • Riforma IRPEF: taglio dell’aliquota centrale al 33%
  • “Carta Valore” per neodiplomati: debutto nel 2027
  • Pensioni: dal 2027 aumenta di un mese il requisito anagrafico
  • Lavoratrici madri
  • Centri estivi e servizi per minori: fondo da 60 milioni annui dal 2026

TFS/TFR nel pubblico impiego: attesa ridotta a nove mesi dal 2027

Il disegno di legge di Bilancio 2026 interviene sull’articolo 3 del decreto-legge n. 79/1997, riducendo da dodici a nove mesi il termine per la liquidazione del TFS/TFR nei casi di pensionamento per limiti di età o anzianità. La modifica, contenuta all’articolo 44, entrerebbe in vigore dal 1° gennaio 2027. Restano invariati i ventiquattro mesi previsti per le altre forme di cessazione del servizio.

Compensi ai professionisti: solo con regolarità fiscale e contributiva

La Manovra 2026 introduce un vincolo esplicito per i professionisti che lavorano con la pubblica amministrazione: il pagamento delle prestazioni sarà subordinato alla presentazione di documenti che attestino la regolarità fiscale e contributiva.

La norma rientra in un insieme più ampio di misure contenute nell’articolo 130, che prevede tagli selettivi alla spesa pubblica, riduzioni alle dotazioni dei ministeri e ai fondi di assistenza fiscale, con possibilità di rimodulazione interna su proposta dei dicasteri competenti.

Detassazione compensi accessori per i pubblici dipendenti non dirigenti

Nel 2026 i compensi accessori dei dipendenti pubblici non dirigenti potranno beneficiare di un’imposta sostitutiva al 15%, fino a un massimo di 800 euro annui. La misura è automatica, salvo rinuncia del lavoratore, e si applica solo a chi ha percepito meno di 50.000 euro l’anno precedente.

Sono esclusi i dipendenti di forze armate e polizia. Il datore di lavoro applicherà direttamente la tassazione agevolata, che resta in vigore solo per l’anno 2026.

Congedi parentali: si allunga il limite d’età per fruirne

Nel 2026 il decreto legislativo 151/2001 viene aggiornato con modifiche agli articoli 32, 33, 34 e 36. L’estensione più rilevante riguarda l’età del figlio: i genitori potranno richiedere il congedo parentale fino ai 14 anni (prima erano 12).

La struttura generale e le tutele economiche restano invariate, compresa l’indennità al 30% della retribuzione nei casi previsti. L’intervento mira a garantire maggiore flessibilità nella gestione dei tempi familiari.

Epilessia farmacoresistente riconosciuta come disabilità grave

L’articolo 91 introduce il riconoscimento della gravità per l’epilessia farmacoresistente, ai sensi della Legge 104. Il nuovo status, ottenibile su richiesta e tramite certificazione medica, consente l’accesso a permessi lavorativi, agevolazioni fiscali e sostegno scolastico.

La misura interessa circa 180mila persone in Italia e comporta ricadute organizzative per le scuole, che dovranno adeguare i protocolli e formare il personale.

Previsto anche un incremento di 2 milioni annui (2026-2028) al fondo per l’assistenza dei bambini oncologici, con effetti potenziali sull’istruzione domiciliare.

Supplenze brevi: obbligo di copertura interna alle scuole secondarie

La Legge di Bilancio 2026 modifica il comma 85 della Legge 107/2015: i dirigenti scolastici dovranno coprire le supplenze brevi (fino a 10 giorni) nei posti comuni della secondaria usando il personale interno, salvo esigenze didattiche particolari.

Per i posti di sostegno e nella primaria, l’uso dell’organico dell’autonomia resta facoltativo. I risparmi ottenuti potranno essere reinvestiti nel MOF, fino al 15% del suo valore.

Organico dell’autonomia e personale ATA determinato annualmente

L’articolo 106 del testo del DDL Bilancio porta da tre ad un anno la determinazione dell’organico dell’autonomia. Potrà, comunque, essere altresì definita una previsione pluriennale dell’organico dell’autonomia per i due anni scolastici successivi a quello di riferimento. Viene, inoltre, indicato che anche l’organico del personale ATA sarà determinato annualmente.

Stop alla rilevazione annuale per accelerare l’avvio dell’anno scolastico

Inoltre, vengono apportate modifiche al comma 335 bis della legge 197/2022, art. 1. Il nuovo comma 335-bis introduce una semplificazione nella procedura di definizione degli organici scolastici a partire dal 2026.In particolare, stabilisce che — quando la riduzione dei posti prevista dal decreto legislativo n. 59/2017 riguarda solo i posti di potenziamento dell’offerta formativa — non sarà necessario effettuare la consueta rilevazione del numero di classi e di posti né il monitoraggio previsto dallo stesso decreto.

L’obiettivo è accelerare e rendere più puntuali le operazioni preliminari all’avvio di ogni anno scolastico, evitando passaggi burocratici quando la riduzione incide unicamente sul potenziamento e non sull’organico complessivo.

Docenti L2

Dal 2025/2026 le scuole, come previsto dall’articolo 11, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, potranno disporre di docenti dedicati all’insegnamento dell’italiano per stranieri nelle classi in cui almeno il 20% degli studenti sia composto da alunni neoarrivati in Italia o privi di competenze linguistiche di base (inferiori al livello A2 del QCER). La misura sarà attuata tramite il decreto annuale sugli organici (art. 1, comma 335, legge 234/2021), nei limiti delle risorse disponibili a livello nazionale.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito terrà conto di questo nuovo fabbisogno nella programmazione dei concorsi ordinari per la classe di concorso A-23 (“Lingua italiana per discenti di lingua straniera”). Le modifiche del DDL Bilancio, prevedono che il personale docente già impiegato in attività analoghe nei gradi di istruzione inferiori, in base al decreto-legge n. 71/2024, mantenga il proprio trattamento economico.

Riforma Tecnici e Professionali

Sempre l’articolo 106 del DDL Bilancio modifica l’articolo 26-bis, comma 1, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144. Dal 2026/2027 la riforma degli istituti tecnici prevista dal PNRR sarà attuata attraverso un decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che definirà nuovi indirizzi, articolazioni e quadri orari sulla base dei profili formativi e dei curricoli nazionali.

La norma introduce anche un tetto al numero complessivo delle classi della scuola secondaria di secondo grado, che non potrà superare quello dell’anno scolastico 2023/2024.
Con l’ultima modifica, tale numero potrà essere stabilito anche all’interno del decreto annuale sugli organici (art. 1, comma 335, legge 234/2021), rendendo più coordinata e veloce la procedura tra definizione dell’organico e attuazione della riforma.

Pensioni minime: aumento di 20 euro mensili dal 2026

L’articolo 41 della Legge di Bilancio 2026 prevede un incremento di 20 euro al mese per le pensioni minime percepite da chi ha una età pari o superiore a 70 anni.

Inclusione scolastica: definito il LEP per l’assistenza agli studenti con disabilità

Con l’articolo 127 della nuova Legge di Bilancio, viene introdotto il Livello Essenziale delle Prestazioni (LEP) per garantire l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli studenti con disabilità. L’obiettivo è offrire un supporto uniforme su tutto il territorio nazionale, basato sul Piano Educativo Individualizzato (PEI), grazie a personale qualificato e standard di qualità condivisi.

Il numero di ore di assistenza dovrà corrispondere a quanto indicato nel PEI di ciascuno studente. Il servizio sarà finanziato da fondi statali e locali, con un progressivo incremento delle risorse. A supporto dell’attuazione, sarà attivato entro il 2027 un registro nazionale per monitorare il fabbisogno reale, senza nuovi oneri burocratici per le scuole.

Nel frattempo, per gli anni 2026 e 2027, è prevista una fase transitoria: tutti gli enti locali dovranno garantire un livello minimo di assistenza, proporzionale ai fondi ricevuti. Il finanziamento arriverà dal Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità, dal Fondo equità e da risorse regionali e comunali.

250 milioni in più per le borse di studio a partire dal 2026

Nel nuovo Disegno di Legge della Legge di Bilancio, l’articolo 128 introduce importanti novità in ambito educativo, con un’attenzione particolare all’accesso all’istruzione universitaria. Il provvedimento mira a garantire l’uguaglianza tra i cittadini, rimuovendo le barriere economiche e sociali che ancora oggi ostacolano il diritto allo studio.

L’obiettivo è chiaro: offrire a tutti, soprattutto agli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi, l’opportunità di proseguire gli studi fino ai livelli più alti del percorso universitario. Per sostenere questo impegno, il fondo statale dedicato alle borse di studio – previsto dall’articolo 18 del decreto legislativo 68/2012 – verrà potenziato con un incremento di 250 milioni di euro l’anno, a partire dal 2026.

Oltre al rafforzamento economico, il DDL prevede anche l’introduzione di strumenti di monitoraggio per verificare l’effettiva attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni nel campo dell’istruzione. Un passo avanti concreto verso un’università più equa, inclusiva e davvero accessibile a tutti.

ISEE: più famiglie con casa di proprietà potranno accedere ai bonus sociali

L’articolo 47 della manovra 2026 alza la franchigia della prima casa da 65.000 a 91.500 euro (più 2.500 euro per ogni figlio dopo il primo), facilitando l’accesso a prestazioni come assegno unico, bonus nido e assegno di inclusione.

Modificata anche la scala di equivalenza ISEE per i nuclei numerosi, con maggiorazioni riviste al ribasso. Le nuove soglie genereranno un aumento della spesa per le misure sociali, con risorse dedicate fino a 382 milioni l’anno dal 2035 per l’assegno unico.

Riforma IRPEF: taglio dell’aliquota centrale al 33%

La Legge di Bilancio 2026 riduce dal 35% al 33% l’aliquota IRPEF per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro. Esclusi dal pieno beneficio i redditi oltre i 200.000 euro, per i quali è prevista una sterilizzazione dell’effetto pari a 440 euro.

“Carta Valore” per neodiplomati: debutto nel 2027

Dal 2027 sarà disponibile un credito culturale per i neodiplomati under 19, utilizzabile per teatro, cinema, concerti, libri, musica, musei, corsi e altri beni culturali. La Carta Valore sarà assegnata automaticamente l’anno successivo al diploma e punta a favorire l’accesso alla cultura e alla formazione continua.

Pensioni: dal 2027 aumenta di un mese il requisito anagrafico

A partire dal 1° gennaio 2027, l’accesso alla pensione subirà un incremento di un mese nei requisiti anagrafici. La misura è stabilita da decreto interministeriale Economia–Lavoro, in base alla normativa vigente. Restano esclusi i lavori usuranti.

Lavoratrici madri

Il bonus viene confermato anche per il 2026 e sarà di 60 euro annui mensili per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro o dell’attività di lavoro autonomo, da corrispondere alla madre lavoratrice titolare di reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro su base annua.

Centri estivi e servizi per minori: fondo da 60 milioni annui dal 2026

A partire dal 2026, viene istituito un fondo da 60 milioni di euro l’anno per finanziare attività socio-educative rivolte ai minori. I fondi saranno destinati ai Comuni per potenziare centri estivi, servizi territoriali e spazi ricreativi, anche in collaborazione con enti pubblici e privati.

.

Condividi questa storia, scegli tu dove!