La relazione 2024 del Garante Privacy. Le criticità scolastiche evidenziate

dal blog di Gianfranco Scialpi
La relazione 2024 del Garante Privacy. Evidenziate alcune criticità.
Utile conoscerle oggi, per evitare problemi domani.

La relazione 2024 del Garante Privacy. Le criticità del sistema scuola evidenziate

La relazione 2024 del Garante Privacy. Come ogni anno è fotografata la situazione generale in rapporto alla protezione dei dati personali. Ovviamente la scuola è coinvolta. Nella relazione sono enunciati i nodi sui quali è dovuto intervenire il Garante durante il 2024.

Questi rinviano all’uso non accorto dei dati sanitari, alla trasparenza eccessiva e all’uso improprio del registro elettronico.
Si legge a pag 53: “Il Garante ha esaminato una pluralità di reclami, segnalazioni e richieste di parere, riguardanti tematiche relative al trattamento di dati personali degli alunni da parte degli istituti scolastici, con particolare riferimento alla pubblicazione di dati personali su siti web istituzionali e alla comunicazione a terzi dei predetti dati, in assenza di una base giuridica idonea e in violazione dei principi applicabili al trattamento.

Di seguito alcuni casi ”il Garante ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria nei confronti di un istituto scolastico che aveva pubblicato decine di determinazioni dirigenziali riguardanti le assenze dal servizio di una docente e di altro personale scolastico (provv. 24 gennaio 2024, n. 35, doc. web n. 9987578 cfr. 13.3)…

In un altro caso il Garante ha censurato il comportamento di una scuola che aveva inviato, in diverse occasioni, comunicazioni contenenti il calendario delle riunioni del gruppo di lavoro operativo per l’inclusione scolastica (GLO), organizzate dall’istituto e recanti l’indicazione delle iniziali del nome e cognome di tutti gli alunni coinvolti, distinti per classe, a tutti i docenti, genitori, alunni e personale medico sanitario invitati a partecipare, rendendo di fatto identificabili gli studenti interessati…
Il Garante ha invece censurato, con un ammonimento, la condotta di una scuola che aveva inviato a tutti i genitori degli alunni di una classe, tramite registro elettronico, un messaggio di posta elettronica contenente un provvedimento, emesso dai servizi di igiene e sanità pubblica della ASL, riguardante la positività al COVID-19 di un alunno. Il Garante anche in questo caso ha chiarito che lo stato di positività al COVID-19 rappresenta una informazione relativa allo stato di salute dell’alunno”

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