Il Tar «boccia» la scuola che non applica alla lettera il Pdp

il sole 24 ore

I giudici amministrativi intervengono sull’applicazione delle misure compensative per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa)

Le misure previste dal piano didattico personalizzato (Pdp) non sono semplici agevolazioni ma un diritto che deve essere rigorosamente rispettato per garantire pari opportunità agli studenti con Dsa. Il Tar Lazio (sentenza n. 16034/2025) ha accolto il ricorso dei genitori di una studentessa con disturbi specifici dell’apprendimento non ammessa alla classe quarta del liceo scientifico, a causa di insufficienze in materie particolarmente impattate dal suo disturbo.

Il ruolo del Pdp

La vicenda nasce dall’inosservanza del Piano didattico personalizzato, strumento fondamentale che garantisce agli studenti con difficoltà di apprendimento un percorso scolastico adeguato e misure compensative e dispensative calibrate sulle loro esigenze. Nel corso dell’anno scolastico, il Pdp prevedeva che tutte le prove orali e scritte fossero programmate, con tempi più lunghi e riduzioni nei contenuti, e in alcune materie specifiche – Latino, Fisica, Inglese e Matematica – anche personalizzate, ossia costruite per valorizzare le competenze della studentessa in relazione alle sue difficoltà. Tuttavia, per queste materie fondamentali, le verifiche somministrate si erano limitate a ridurre il numero degli esercizi, senza adeguare la struttura delle prove alle reali esigenze dell’alunna. La differenza rispetto all’anno precedente era netta: le verifiche personalizzate somministrate in precedenza avevano consentito alla ragazza di esprimere meglio il proprio livello di apprendimento, ottenendo risultati più soddisfacenti.

La decisione

La mancata applicazione di tali modalità nel successivo anno scolastico ha inciso negativamente sul rendimento e sulla valutazione finale. Il Tar ha quindi annullato il provvedimento di non ammissione, sottolineando come la scuola abbia violato i diritti della studentessa compromettendone il percorso scolastico. Il caso evidenzia l’importanza della personalizzazione delle verifiche come strumento per una valutazione equa e la necessità che le scuole applichino con rigore i piani individualizzati.

Condividi questa storia, scegli tu dove!