Idonei concorso PNRR1: “Il ritardo del Ministero dell’Istruzione compromette le prospettive professionali”

da scuolainforma

Idonei PNRR1 e abilitati con percorso selettivo: ritardi ministeriali bloccano l’abilitazione e l’ingresso in ruolo per l’a.s. 2025/26.

Corsi di formazione
Gli idonei al concorso PNRR1 e gli insegnanti abilitati tramite il percorso selettivo si trovano ad affrontare un anno in più di attesa prima di poter entrare in ruolo. Nonostante i passi annunciati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e i corsi abilitanti avviati a novembre 2024, il ritardo nella gestione delle autorizzazioni universitarie ha messo a rischio l’abilitazione entro i tempi previsti, causando ripercussioni significative su migliaia di docenti precari.

Idonei concorso PNRR1, corsa all’abilitazione e autorizzazioni ritardate

Il terzo ciclo dei corsi abilitanti è stato ufficialmente avviato nel novembre 2024, con un bando ministeriale che prevedeva un termine per l’accreditamento delle università – pubbliche e telematiche – fissato al 12 dicembre 2024. A gennaio 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito aveva dato l’ok per l’avvio dei corsi. Tuttavia, la responsabilità sulle autorizzazioni universitarie fa capo al Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha concesso i nulla osta solo a fine aprile 2025. Solo poche università hanno ricevuto l’autorizzazione poche settimane prima, rendendo impossibile per molti docenti terminare il percorso e conseguire l’abilitazione entro il 30 giugno come stabilito nel bando.

Gli insegnanti che si sono iscritti ai corsi, versando in molti casi una quota di circa 2.500 euro, si trovano ora in una situazione di forte incertezza. Le promesse ministeriali non si sono tradotte in atti concreti entro i tempi previsti, con un pesante impatto non solo sulle loro possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, ma anche sotto il profilo economico e personale. Si tratta di docenti preparati, che hanno superato un concorso selettivo e affrontato con serietà il percorso abilitante, oggi in stand-by senza colpa diretta. Nonostante ripetute richieste di chiarimento, il Ministero dell’Università non ha ancora fornito risposte ufficiali, lasciando i lavoratori precari in attesa.

Appello e richieste al Ministero dell’Istruzione e del Merito

docenti coinvolti rivolgono un accorato appello al ministro Giuseppe Valditara, l’unica voce istituzionale finora sensibile alla situazione, affinché intervenga concretamente per consentire loro di lavorare almeno come supplenti da GPS durante l’anno scolastico in corso. Nonostante la situazione complessa e le resistenze sindacali, come quelle della CISL, gli insegnanti chiedono un riconoscimento del loro merito e un immediato sblocco delle procedure di assunzione. Il timore diffuso è che la mancata abilitazione e la prolungata sospensione delle nomine compromettano definitivamente la carriera di molti.

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