GPS sostegno, cresce il malcontento tra i docenti ITP specializzati
di Luigi Rovelli, Scuola in Forma
Docenti ITP penalizzati nelle GPS sostegno nonostante il TFA: nessuna risposta dal Ministero dell’Istruzione.
A mesi di distanza dalla presentazione dell’interrogazione parlamentarea firma dell’On. Antonio Caso, il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha ancora fornito risposta sulla disparità di trattamento nelle GPS sostegno che penalizza i docenti ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici), specializzati tramite TFA ordinario.
GPS Sostegno: ancora nessuna risposta per i docenti ITP, penalizzati nonostante il TFA
La segnalazione è partita dal gruppo DISS – Docenti ITP Specializzati Sostegno, che denuncia una grave anomalia nella tabella titoli allegata all’Ordinanza Ministeriale 88/2024: i 24 punti previsti per l’abilitazione vengono riconosciuti solo ai docenti delle classi di concorso teoriche, escludendo gli ITP pur avendo seguito lo stesso percorso accademicoprevisto dal DPCM 4 agosto 2023.
Percorso identico, punteggio diverso: una discriminazione ingiustificata
I docenti ITP coinvolti sottolineano come il TFA sostegno sia un percorso universitario selettivo e regolamentato a livello nazionale, con prove di ingresso, tirocinio diretto, laboratori e frequenza obbligatoria. Nonostante ciò, viene loro negato un riconoscimento che spetta invece ad altri abilitati, generando una disparità istituzionale che mina il principio di equità nelle GPS.
A preoccupare ancora di più è la bozza del decreto per gli elenchi aggiuntivi GPS 2025/2026, che secondo indiscrezioni sindacali riproporrebbe la stessa disparità, rischiando di istituzionalizzare un’ingiustizia sistemica a danno di migliaia di insegnanti ITP specializzati.
Le richieste del gruppo DISS
Il gruppo DISS chiede:
- Il riconoscimento dei 24 punti a tutti i docenti abilitati, indipendentemente dalla classe di concorso;
- Un intervento urgente del Ministero per correggere l’anomalia nei prossimi aggiornamenti delle GPS;
- Una risposta formale all’interrogazione parlamentare, presentata e mai evasa.
Una questione di equità e coerenza istituzionale
Non si può parlare di valorizzazione della professionalità docente se si continuano a discriminare percorsi formativi equivalenti per impegno, durata e valore legale. L’assenza di risposte da parte del Ministero alimenta malcontento e sfiducia tra chi ha investito risorse economiche e personali per la propria formazione e rischia ora di vedersi negati diritti riconosciuti ad altri.