Educazione alle relazioni a scuola, le tre garanti del progetto Valditara: Concia, Zerman e suor Monia Alfieri

di Viola Giannoli, la Repubblica

La deputata del Pd coordinatrice di Didacta, l’avvocata dello Stato vicina al Family day e la religiosa delle Marcelline. Il ministro: “Insegneremo il rispetto delle donne”3

Una ex deputata del Pd, attivista Lgbtq+ e coordinatrice di Didacta, un’avvocata dello Stato dalla lunga carriera in cui figura anche la candidatura (nel 2018) con il Popolo della Famiglia e una religiosa delle Marcelline, rappresentante del Consiglio nazionale scuola della Cei, seduta ai tavoli del Mim sulle scuole paritarie. Anna Paola Concia, Paola Zerman e suor Anna Monia Alfieri. Eccole le tre donne che il ministro all’Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara ha scelto come garanti del suo progetto di educazione alle relazioni nelle scuole.

A coordinarlo sarà Concia, leghista lui, dem lei, ma «con il ministro siamo affiatatissimi», si affretta a precisare la coordinatrice di Didacta Italia, pronta a «mettere a disposizione del Paese e di una battaglia importante da condurre tutta la mia esperienza che non deve avere un colore politico». «Lo faccio – dice – per tutte le donne, le Giulia e le nuove generazioni. Mi farebbe piacere coinvolgere il papà di Giulia Cecchettin».

Il ministro conferma: «Ho deciso di scegliere tre donne di provenienza culturale molto diversa come garanti del progetto che abbiamo definito e avviato come ministero dell’Istruzione al termine di un ampio confronto: si tratta di suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman».

Poi precisa, per i suoi alleati ed elettori: «Educazione alle relazioni non consiste in corsi di educazione sessuale, non consiste nella educazione di genere, ma nell’educazione a comportamenti rispettosi verso la donna».

«I contenuti del progetto – aggiunge – fanno capo allo stesso ministero. Il progetto prevede la costituzione di gruppi di discussione tra studenti moderati da docenti delle stesse classi, formati dall’Ordine degli psicologi, che avranno esclusivamente ad oggetto la lotta alla discriminazione e alla violenza verso le donne. È un tema drammatico che interroga l’intera società e su cui occorre lavorare uniti a prescindere dalle differenze culturali e politiche», conclude il ministro.

Sulla scelta di Concia donne del Pd divise, i ProVita all’attacco

Smentito dal ministro il nome del professor Alessandro Amadori, autore del contestatissimo volume “La guerra dei sessi”, come coordinatore del progetto, il primo nome a trapelare è stato quello di Concia.

E se da Valeria Valente del Pd e Mara Carfagna di Azione sono arrivate parole di apprezzamento per la scelta, gli ultra conservatori di ProVita&Famiglia, che si oppongono a diritti come l’aborto o le unioni omosessuali, (prima di conoscere gli altri due nomi) sono andati agli attacco: «Siamo scioccati e sconcertati, la sua visione politica sui temi della famiglia, della filiazione e della libertà educativa dei genitori è radicalmente incompatibile coi valori della stragrande maggioranza degli elettori che hanno votato i partiti che sostengono il governo Meloni. Fu proprio la Lega, partito di riferimento di Valditara, a inserire nel programma elettorale il contrasto esplicito all’ideologia gender (sic!) nelle scuole. Chiediamo al Ministro Valditara di annullare immediatamente una scelta degna di un governo di estrema sinistra».

Nel Pd però non tutti sono entusiasti. Secondo quanto trapela dalle chat delle donne del partito riportate dall’agenzia DireMonica Cirinnà spiega: «Ci stiamo concentrando sul dito (Concia) e perdiamo di vista la luna. Dobbiamo stare attente a non farci intrappolare né mettere in difficoltà né tanto meno dividere da questo gesto di Valditara, quali che siano le sue motivazioni (e io in ogni caso non posso non vederci il tentativo del ministro di legittimarsi e legittimare una operazione fortemente discutibile). È un progetto debole, facoltativo, occasionale e non strutturale, che al momento non prevede in alcun modo il coinvolgimento di figure esperte né iniziative formative adeguate allo scopo».

 

 

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