Divieto di smartphone alle superiori, come si stanno organizzando le scuole?
da sinergie di scuola
Una sintesi delle misure che stanno adottando le istituzioni scolastiche in vista dell’avvio delle lezioni.

A partire dal 1° settembre 2025, le scuole secondarie di secondo grado in Italia implementeranno un divieto stringente sull’uso di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici personali durante l’orario scolastico. Questa disposizione, stabilita dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con nota n. 3392 del 16/06/2025, estende il divieto anche agli scopi didattici, segnando un cambiamento significativo nelle abitudini quotidiane di studenti e famiglie.
Le motivazioni del divieto: salute, benessere e rendimento
La decisione ministeriale nasce da preoccupazioni educative e sanitarie documentate. Numerosi studi internazionali, condotti da OCSE, OMS e Istituto Superiore di Sanità, hanno evidenziato gli effetti negativi di un uso eccessivo o improprio degli smartphone sugli adolescenti. In particolare:
- L’OCSE (con il report 2024 “From decline to revival”) lega un uso intensivo di smartphone e social media al calo degli apprendimenti e alla riduzione del rendimento nelle prove standardizzate.
- L’OMS (con il rapporto 2024 HBSC) segnala l’aumento dell'”uso problematico” dei social media tra i giovani e i rischi di dipendenze comportamentali con impatto sul benessere mentale, associando l’uso prolungato a disturbi del sonno, ansia e minore socializzazione.
- L’Istituto Superiore di Sanità evidenzia un aumento della dipendenza da dispositivi digitali tra gli adolescenti italiani, richiedendo interventi di prevenzione scolastica.
Questi studi concordano sul fatto che l’uso eccessivo dello smartphone riduce la capacità di concentrazione e di apprendimento, incide negativamente sui risultati scolastici e aumenta i rischi di ansia, insonnia, isolamento sociale e comportamenti di dipendenza.
Modalità di organizzazione e applicazione nelle scuole
Le scuole si stanno organizzando per applicare la nuova normativa attraverso diverse misure, comunicate alle famiglie, agli studenti e al personale tramite apposite circolari. Riportiamo di seguito una sintesi delle disposizioni contenute in alcune comunicazioni reperibili sui siti delle scuole:
- Estensione del divieto: il divieto riguarda l’intero orario scolastico, non solo le ore di lezione, ma anche la ricreazione, il cambio dell’ora e le attività extracurricolari e integrative. I dispositivi elettronici coinvolti includono smartphone, smartwatch, cuffie wireless, smart ring e occhiali smart.
- Custodia dei dispositivi: gli studenti sono obbligati a spegnere i cellulari all’ingresso a scuola e a riporli negli zaini. Non è consentito tenerli sul banco, sulla sedia o in tasca. Alcune scuole prevedono la consegna dei dispositivi all’inizio delle lezioni e la loro custodia in appositi mobiletti all’interno delle classi, con riconsegna al termine delle lezioni. Viene anche valutata la possibilità di riconsegnare i dispositivi durante l’intervallo, a patto di un uso consapevole. In generale, gli studenti sono tenuti a custodire i dispositivi sotto la propria responsabilità.
- Sanzioni disciplinari: la violazione del regolamento comporterà l’applicazione di sanzioni disciplinari graduali, con l’insegnante che annoterà la mancanza sul registro per procedere all’irrogazione della sanzione, come previsto dal Regolamento disciplinare d’Istituto. Le scuole stanno adeguando i propri regolamenti interni e le relative sanzioni.
- Casi di uso consentito: esistono specifiche deroghe al divieto:
- Per comprovate ragioni di salute, per la gestione di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o disabilità, quando l’uso del cellulare è previsto dal Piano Educativo Individualizzato (PEI) o dal Piano Didattico Personalizzato (PDP).
- Quando, sulla base del progetto formativo della scuola, l’uso del dispositivo è strettamente funzionale all’efficace svolgimento dell’attività didattica in specifici indirizzi del settore tecnologico (es. informatica e telecomunicazioni).
- I docenti possono utilizzare dispositivi elettronici personali per tutte le operazioni inerenti la gestione del registro elettronico.
- Comunicazioni urgenti: per gravi ed urgenti esigenze di comunicazione tra studenti e famiglie, si dovrà ricorrere all’utenza telefonica della scuola, tramite gli uffici di segreteria e vicepresidenza. Le famiglie sono esplicitamente invitate a non contattare i propri figli direttamente durante l’orario scolastico.
- Responsabilità e custodia: molte scuole evidenziano di non disporre di risorse né di spazi adeguati a custodire in sicurezza i numerosi dispositivi degli studenti. Pertanto, nessuna responsabilità potrà essere imputata alla scuola in caso di smarrimento, furto o danneggiamento dei telefoni o altri dispositivi portati all’interno delle pertinenze scolastiche. Alcune scuole invitano esplicitamente gli studenti a non portare i telefoni a scuola per ridurre questi rischi.
- Strumenti didattici alternativi: per le finalità didattiche, viene confermato l’impiego di altri dispositivi tecnologici e digitali a supporto dell’innovazione dei processi di insegnamento e apprendimento, come PC, tablet e lavagna elettronica, secondo le modalità programmate dalle scuole nella loro autonomia didattica e organizzativa.
Il ruolo fondamentale delle famiglie
Come evidenziato in molte delle circolari predisposte dalle scuole, la collaborazione tra famiglia e scuola è considerata cruciale per il successo di questa iniziativa. Le famiglie sono invitate a:
- Supportare le motivazioni educative del divieto, sensibilizzando i figli sull’importanza della concentrazione e della riduzione delle distrazioni.
- Astenersi dal contattare i figli durante l’orario scolastico, utilizzando i canali ufficiali della scuola per le urgenze.
- Condividere l’obiettivo comune di costruire un ambiente di apprendimento più efficace, sereno e sicuro.
L’obiettivo di questa norma non è semplicemente vietare, ma tutelare il benessere e la crescita degli studenti, proteggendoli da comportamenti che hanno effetti estremamente negativi sull’apprendimento e sulla salute. Le scuole confidano nell’impegno di tutta la comunità scolastica, affinché i ragazzi non vedano il divieto come un’imposizione, ma come un’opportunità per riscoprire la qualità della relazione, la concentrazione, il dialogo e il rispetto dei tempi e degli spazi comuni.
Adeguamento di Regolamento e Patto di corresponsabilità
Si segnala infine che i Collegi dei Docenti e i Consigli di Istituto stanno deliberando l’adeguamento del Regolamento di Istituto, delle sanzioni disciplinari e le integrazioni al Patto Educativo di Corresponsabilità.