Decreto Scuola: tutta la riforma
Decreto Scuola: riforma Esame di Stato, assicurazione sanitaria per i precari, rinnovo GPS, il 4+2 diventa ordinamentale, 240mln per il rinnovo contrattuale, viaggi studio.
Dopo oltre due ore di discussione, il Consiglio dei ministri, nella giornata del 4 settembre, ha dato il via libera al decreto-legge che introduce interventi urgenti per riformare l’esame finale del secondo ciclo scolastico, assicurando anche una partenza regolare dell’anno scolastico 2025/2026. Con questo provvedimento, l’esame conclusivo delle scuole superiori riprende ufficialmente la storica denominazione di “esame di maturità”. Nel documento sono inseriti anche altri provvedimenti, che vediamo nel dettaglio in questo articolo. Il testo deve ancora essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dovrà seguire l’iter parlamentare riservato ai Decreti Legge.
- Riforma dell’Esame di Stato
- Assicurazione sanitaria per i precari al 30 giugno
- Cittadinanza e voto di condotta
- La filiera tecnologico-professionale
- 240 mln per il rinnovo del contratto
- Sicurezza e formazione scuola-lavoro
- Passaggi di indirizzo e contrasto alla dispersione
- Aggiornamento delle GPS
- Viaggi di studio più sicuri
- Altri interventi
Riforma dell’Esame di Stato
Il nuovo Esame di Stato non si limiterà, nelle intenzioni, più a verificare le conoscenze. Le due prove scritte restano, ma il colloquio finale assume una forma diversa: sarà centrato sulle quattro discipline principali del percorso di studi — individuate con decreto ministeriale — e sarà integrato da una valutazione complessiva del percorso formativo. Questo includerà anche i risultati nell’educazione civica e nelle esperienze di formazione scuola-lavoro.
Il colloquio non potrà avere esito positivo se lo studente sceglierà deliberatamente il silenzio. Proprio per garantire la serietà della prova, i commissari riceveranno una formazione specifica.
Accanto al diploma finale sarà allegato il curriculum dello studente, un documento che intende restituire una visione organica del percorso compiuto, comprendendo attività formative, esperienze extrascolastiche e progetti significativi.
Assicurazione sanitaria per i precari al 30 giugno
Il Decreto prevede un nuovo stanziamento di 15 milioni di euro, si amplia l’accesso all’assicurazione sanitaria integrativa anche ai docenti con contratto in scadenza al 30 giugno. Finora, infatti, questa forma di tutela era riservata esclusivamente agli insegnanti in servizio fino al 31 agosto e al personale di ruolo.
La misura segna un’estensione significativa, che abbraccia l’intera comunità scolastica. Oltre agli insegnanti, ne beneficeranno anche i collaboratori ATA, sia in servizio sul territorio nazionale che nelle scuole italiane all’estero.
Già la precedente legge di bilancio aveva previsto un fondo di 65 milioni di euro distribuiti nei prossimi quattro anni. Tuttavia, con questo nuovo intervento normativo, si allarga il perimetro dei destinatari, rendendo l’assistenza sanitaria integrativa più inclusiva e accessibile a una platea più ampia di lavoratori della scuola.
Cittadinanza e voto di condotta
Tra le novità, anche un elaborato critico sulla cittadinanza attiva e solidale, previsto per gli studenti che riportino almeno sei decimi in condotta. L’elaborato confluirà nello scrutinio finale, rafforzando il legame tra comportamento, responsabilità civica e valutazione scolastica. La misura si colloca all’interno della più ampia riforma del voto di condotta.
Ricordiamo in breve le novità riguardanti il voto in condotta per la secondaria di II grado:
- Anni intermedi:
- un 5 in condotta comporta la bocciatura automatica, anche se lo studente ha raggiunto la sufficienza in tutte le altre materie;
- un 6 in condotta non è più un semplice avviso: in questo caso lo studente dovrà affrontare una “prova di cittadinanza attiva”, consistente in un elaborato critico legato ai motivi che hanno determinato la valutazione insufficiente. Solo superando questa prova, a settembre, sarà ammesso alla classe successiva.
- Esame di Stato: il voto in condotta incide direttamente sui crediti scolastici. Per ottenere il punteggio massimo in sede di calcolo dei crediti, sarà necessario avere almeno 9 in condotta. In questo modo, il comportamento corretto e rispettoso non è soltanto un dovere civico, ma diventa un elemento che premia chi lo mantiene con coerenza.
La filiera tecnologico-professionale
Un altro punto chiave della riforma riguarda la cosiddetta filiera “4+2”. Il percorso, finora sperimentale, diventa ordinamentale e permette agli studenti di conseguire il diploma tecnico o professionale in quattro anni, per poi proseguire con due anni negli ITS Academy. L’obiettivo è rafforzare il legame tra scuola, innovazione e mondo produttivo.
Attualmente la sperimentazione coinvolge 280 scuole con 395 percorsi attivi (89 nei professionali e 306 nei tecnici). Con il decreto, i dirigenti scolastici potranno candidare le loro istituzioni per attivare nuovi percorsi, garantendo programmazione regolare e accesso ordinato accanto al tradizionale quinquennio.
Rinnovo del contratto
La riforma stanzia 240 milioni di euro una tantum per il rinnovo del contratto scuola e ulteriori 15 milioni per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa anche ai docenti precari con contratto al 30 giugno. Sono inoltre previsti fondi per la formazione, con particolare attenzione ai commissari d’esame.
Sicurezza e formazione scuola-lavoro
I percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) vengono rinominati “Formazione scuola-lavoro”, con l’intento di rafforzarne la funzione educativa e orientativa.
Sul fronte della sicurezza, si interviene sui viaggi di istruzione e le uscite didattiche: negli appalti saranno premiati gli operatori che offrono veicoli più sicuri, conducenti qualificati e mezzi accessibili anche agli studenti con disabilità.
Passaggi di indirizzo e contrasto alla dispersione
Per agevolare i cambi di indirizzo nelle scuole superiori, si prevedono due strumenti:
- nel primo biennio, interventi di sostegno personalizzati;
- nel triennio, esami integrativi.
La finalità è ridurre la dispersione scolastica e l’insuccesso formativo, offrendo agli studenti percorsi di transizione più sostenibili.
Aggiornamento delle GPS
Il Decreto Legge introduce una novità per le GPS. Dopo la proroga già prevista fino al 2026, il Ministero dell’Istruzione propone di estendere ulteriormente l’applicazione del decreto n. 22/2020 agli anni scolastici 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028.
Ciò non esclude aggiornamenti o nuovi inserimenti, ma rimanda semplicemente l’adozione del nuovo Regolamento delle supplenze, che sarà sostituito da una nuova Ordinanza prevista per la primavera 2026.
Viaggi di studio più sicuri: nuove regole per i mezzi di trasporto scolastici
Il decreto introduce importanti novità per aumentare la sicurezza durante le gite scolastiche. Saranno richiesti standard tecnici più elevati per i mezzi impiegati.
Tra le nuove disposizioni, spicca l’obbligo di utilizzare autobus dotati di frenata assistita, una tecnologia pensata per ridurre il rischio di incidenti. Secondo Valditara, la misura sarebbe potuta essere decisiva in tragici episodi recenti che hanno coinvolto studenti in viaggio.
Altri interventi
- Edilizia scolastica: eventuali risorse residue destinate a spese di locazione o noleggio potranno essere riassegnate a trasporti e arredi didattici, così da garantire piena funzionalità agli edifici.
. - Scuola Europea di Brindisi: si garantisce la piena operatività dell’istituto, consentendo l’attivazione di contratti per docenti e personale amministrativo madrelingua o esperto, essenziali per rispettare gli standard europei.