Contratto scuola 2022/24: arretrati e aumenti anche per i pensionati. Bisogna presentare domanda? Quando verranno erogati? RISPOSTE AI QUESITI

da orizzonte scuola

Rinnovo Contratto Scuola 2022/24: firmata la parte economica, i benefici in busta paga potrebbero arrivare a gennaio – febbraio 2026. Per docenti e ATA già in pensione i tempi potrebbero essere più lunghi. Ecco l’iter spiegato da Francesco Sciandrone UIL Scuola RUA.

Cosa succede per chi è andato in pensione?

Chi è andato in pensione nel 2024 o 2025 riceverà gli arretrati spettanti. Chi è andato in pensione nel 2022 o 2023 non riceverà gli arretrati relativi al 2024-2025, ma potrà comunque beneficiare del ricalcolo della pensione sulla base degli aumenti contrattuali del 2024, che incideranno sull’assegno pensionistico.

Il ricalcolo della pensione in seguito al rinnovo contrattuale avverrà automaticamente o sarà necessario rivolgersi al sindacato?

Il ricalcolo dovrebbe avvenire in modo automatico. Ogni volta che viene firmato un nuovo contratto, gli aumenti stipendiali, gli arretrati devono essere recepiti dal sistema e trasmessi dall’amministrazione alla Ragioneria dello Stato, che li vidima.

A volte il lavoro delle segreterie è tanto e tale che viene lasciato da parte il nuovo inquadramento e trascorrono tempi lunghi per l’invio alla Ragioneria.
Successivamente, la Ragioneria invia i nuovi dati all’INPS, che provvede al ricalcolo della pensione.
Tuttavia, anche qui i tempi possono essere lunghi: l’INPS tende a dare priorità a chi deve ancora ottenere la pensione, rispetto a chi deve solo un aggiornamento.

In ogni caso, se dopo un periodo ragionevole il ricalcolo non viene effettuato, è consigliabile inviare una breve comunicazione al dirigente scolastico per chiedere la trasmissione del nuovo inquadramento alla Ragioneria
il dirigente non ce l’ha più in carico, ma l’Ambito territoriale
Se il lavoratore non è più in servizio, l’ambito territoriale (ex Provveditorato) dà sempre l’autorizzazione alla scuola ad accedere al sistema per completare la procedura.

È necessario richiedere gli arretrati alla propria scuola prima del pensionamento?

No, non è necessario presentare alcuna richiesta. Il pagamento degli arretrati è automatico e viene gestito direttamente dal MEF. Tuttavia, la scuola ha l’obbligo di aggiornare l’inquadramento economico di ciascun dipendente secondo le nuove tabelle del contratto 2022-2024 e di trasmettere il documento alla Ragioneria per il visto di controllo.
Solo dopo questa validazione il MEF può erogare le somme spettanti. Le scuole, quindi, devono assicurarsi di completare tempestivamente la procedura di aggiornamento, poiché ogni lavoratore ha diritto a una ricostruzione di carriera aggiornata in base al nuovo contratto.

I pensionati al 1° settembre 2023 riceveranno l’adeguamento della pensione?

Sì, i pensionati avranno l’adeguamento con l’aumento previsto per il 2024. Ad esempio, per un docente in classe 28 l’aumento lordo è di 176,61 euro, che sarà considerato nel ricalcolo dell’assegno pensionistico.
Chi è andato in pensione nel 2022 o 2023 ha comunque diritto all’applicazione del contratto 2022-2024, perché il CCNL stabilisce che gli effetti economici valgono per tutto il triennio. Tuttavia, per la liquidazione (TFS o TFR) viene considerato solo l’aumento dell’anno di cessazione dal servizio. Chi è andato in pensione nel 2024 o nel 2025 riceverà invece l’intero adeguamento contrattuale.

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