Concorso straordinario Irc, Pacifico (Anief): ‘Tutto pronto per assumere oltre 4.500 docenti; chiediamo la celere immissione di tutti i partecipanti’
da scuolainforma
L’a.s 2025/26 vedrà l’immissione in ruolo dal concorso straordinario Irc. Anief chiede alle regioni ritardatarie di non indugiare.
A parte i ritardi di alcune regioni (tra cui la Lombardia) gran parte delle graduatorie del concorso straordinario Irc saranno pronte per l’immissione in ruolo che caratterizzerà già l’a.s 2025/26. Saranno oltre 4.500 i docenti di Religione Cattolica che si vedranno finalmente stabilizzare gradualmente dopo 20 anni dall’unico concorso Irc. Le graduatorie del concorso straordinario sono ad esaurimento, quindi si continuerà ad attingere negli anni fino alla completa assunzione dei partecipanti. Intanto nelle scorse ore è stata pubblicata anche la nota CEI che riassume l’iter attraverso cui si immetterà in ruolo e sono state calendarizzate le prove scritte del concorso ordinario Irc. Di seguito il commento Anief.
Immissione in ruolo Irc: ‘Sarebbe bene non indugiare’
In un recente comunicato Anief ha ricordato che le domande inoltrate per il concorso straordinario degli insegnanti di religione superano ampiamente i posti messi a bando e che lo scorrimento delle graduatorie, fino al loro totale esaurimento, costituisce un impegno che il giovane sindacato vuole perseguire e monitorare con massima sollecitudine. Perchè l’immissione in ruolo deve essere garantita per tutti gli insegnanti di religione che hanno sostenute le prove, come previsto dagli emendamenti sostenuti di Anief per risolvere una volta per tutte il problema.
Il giovane sindacato chiede quindi di accelerare anche i tempi per la pubblicazione di tutte le graduatorie regionali dei vincitori di concorso: in particolare, sarebbe auspicabile superare i rallentamenti delle procedure concorsuali, visto che vi sono delle Regioni dove vi sino candidati il cui esame orale non è stato ancora calendarizzato: a questo scopo, si auspica la retrodatazione giuridica per i colleghi immessi in ruolo oltre tempo massimo per via di ritardi non certo dipendenti dalla loro volontà.
Infine, la sigla sindacale ha voluto anche ricordare che al momento dell’immissione in ruolo in cui lo stipendio ritorna alla base, per compensare questa riduzione sarà erogato un assegno ad personam, che rappresenta la differenza tra lo stipendio percepito come incaricato con le fasce stipendiali (9-15-21 anni di servizio, ecc.) e lo stipendio iniziale da docente assunto con contratto a tempo indeterminato.
“L’operato del sindacato Anief a favore della tutela dei diritti degli insegnanti di religione cattolica procede incessantemente e con determinazione, con l’obiettivo dichiarato di prevedere il totale riconoscimento professionale della categoria con azioni concrete e incisive. A questo proposito, sarebbe bene procedere con celerità alla stabilizzazione di migliaia di docenti che hanno svolto anni e anni di insegnamento come supplenti sempre in previsione di una immissione in ruolo che adesso sta arrivando. L’attesa di questo momento è stata davvero lunga, oltre vent’anni, e ora che siamo ad un passo dalla trasformazione dei loro contratti da tempo determinato a tempo indeterminato sarebbe bene non indugiare e procedere il prima possibile”. Queste le parole di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.