Concorso ordinario Religione Cattolica, attesa per i candidati: partirà nell’estate?

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I candidati attendono notizie sulla partenza del concorso ordinario rivolto all’insegnamento della Religione Cattolica.

Sta proseguendo il concorso straordinario rivolto all’insegnamento della Religione Cattolica in ogni ordine e grado scolastico. La procedura si sta svolgendo abbastanza celermente come da previsioni. Del resto i partecipanti devono solo sottoporsi alla prova orale, accedendo di diritto, a conclusione delle prove nella regione prescelta, in una graduatoria di merito ad esaurimento. Le immissioni in ruolo partiranno già per l’a.s 2025/26. Resta invece l’attesa per il concorso ordinario, per il quale ancora tutto tace e si leggono solo qua e là supposizioni senza fondatezza.

Riflessioni sulla partenza del concorso ordinario di Religione Cattolica

Ad oggi la regione che finirà più tardi il concorso straordinario di Religione Cattolica è la Campania, con la calendarizzazione fissata fino a giugno. Nel mentre si sta anche svolgendo il concorso PNRR 2 rivolto ai docenti di posto comune e sostegno per ogni ordine e grado scolastico. Il problema principale per far partire la prova scritta del concorso ordinario Irc è dunque legato alla disponibilità di aule e alla predisposizione delle commissioni d’esame. I sindacati di settore non si pronunciano e nemmeno dal Ministero sembrano giungere informazioni. L’ipotesi quindi più papabile, salvo colpi di scena, vede la partenza nell’estate, ma ovviamente è alquanto utopico che le immissioni in ruolo per questa procedura possano già partire col prossimo anno scolastico, essendo le tempistiche troppo ristrette.

Come si svolge il concorso ordinario Irc

Le domande di partecipazione al concorso ordinario di Religione Cattolica si sono chiuse il 4 dicembre 2024. Il numero di partecipanti registrato è stato pari a 6195 a fronte di un totale di 927 posti messi a bando per la scuola dell’infanzia e primaria, e di 1.001 posti per la scuola secondaria di I e II grado. Come si svolge questa procedura?

A differenza dello straordinario sono previste 2 prove. La prova scritta è selettiva e comprende 50 quesiti a risposta multipla, con una sola risposta corretta tra quattro opzioni. Dei 50 quesiti, 40 riguardano le competenze pedagogiche, psicopedagogiche e didattico-metodologiche (suddivisi in 10 quesiti pedagogici, 15 psicopedagogici e 15 didattico-metodologici). Gli ultimi 10 quesiti sono così suddivisi: 5 in lingua inglese (livello B2) e 5 sulle competenze digitali. La prova dura 100 minuti e viene superata con un punteggio minimo di 70 su 100. Quanto alla prova orale prevede una lezione simulata e il punteggio minimo conseguibile per il superamento è sempre pari a 70/100. La prova orale è finalizzata all’accertamento della preparazione del candidato in relazione alle problematiche educative e alle competenze didattiche generali, nonché alla relativa capacità di progettazione didattica efficace, con esclusione dei contenuti specifici dell’insegnamento della religione cattolica.

Le graduatorie che scaturiranno dal concorso ordinario avranno validità biennale a partire dalla loro pubblicazione.

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