Concorsi PNRR, come cambieranno gli elenchi regionali
di Luigi Rovelli, Scuola in Forma
Il funzionamento dei nuovi elenchi regionali in vigore dal prossimo anno 2026/27
per i docenti vincitori e idonei concorsi PNRR.
Il decreto scuola, convertito in legge a giugno 2025, ha introdotto una novità di rilievo per quanto riguarda il reclutamento dei docenti nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Dal prossimo anno scolastico 2026/27, verranno istituiti nuovi elenchi regionali per i docenti vincitori e idonei dei concorsi banditi dal 2020 in poi. Questi elenchi saranno a esaurimento, ovvero senza una scadenza prefissata, e rappresentano uno strumento di reclutamento aggiuntivo che interviene dopo l’esaurimento delle graduatorie ordinarie e delle graduatorie PNRR.
Concorsi docenti PNRR e gli elenchi regionali, fino a quando saranno validi per le assunzioni?
Nuovi elenchi regionali: ecco cosa prevede il decreto scuola
Il decreto convertito in legge stabilisce che, a partire dall’anno scolastico 2026/27, i docenti che hanno superato la prova orale dei concorsi banditi dal 2020 in poi si potranno inserire, su base volontaria e a domanda, in elenchi regionali aggiornati annualmente. Tali elenchi sono destinati a essere consultati per le immissioni in ruolo nel caso in cui le graduatorie ordinarie e quelle specifiche del PNRR risultino esaurite. L’ordinamento interno di questi elenchi regionali seguirà un criterio cronologico basato sui concorsi sostenuti e sul punteggio ottenuto nelle prove orali. Sono esclusi dall’iscrizione i docenti già titolari di contratto a tempo indeterminato o con contratto a termine finalizzato al ruolo, così come specificato dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59.
Perché gli elenchi regionali sono a esaurimento e senza scadenza?
A differenza dei tradizionali elenchi con validità definita, i nuovi elenchi regionali per i docenti PNRR sono stati pensati come uno “strumento a esaurimento”, ossia rimangono attivi fino a quando non si completano le assunzioni previste per i docenti idonei e vincitori dei concorsi dal 2020 in poi. Non hanno, pertanto, una scadenza temporale prefissata, permettendo così una maggiore flessibilità e continuità nelle assunzioniche si renderanno necessarie in futuro, specialmente in presenza di posti residui non coperti dalle graduatorie ordinarie.
L’impatto degli elenchi regionali sulle prossime immissioni in ruolo
Il meccanismo degli elenchi regionali integrativi si inserisce in un sistema complesso di reclutamento che ha visto l’introduzione, fino al 30% dei posti messi a concorso, dell’inserimento negli elenchi dei docenti idonei non vincitori, a seguito dei concorsi banditi a partire dal 2023. Le assunzioni dagli elenchi regionali procedono dopo l’esaurimento delle graduatorie ordinarie e PNRR.