Carta del docente, da settembre si cambia
di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola
Carta del docente, non sarà più di 500 euro, obbligo presentazione fatture, sì ai supplenti annuali. Sarà estesa anche ai docenti con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno e al 31 agosto.
Sono in arrivo diverse novità sulla Carta del docente utile all’aggiornamento professionale: la VII Commissione Cultura di Palazzo Madama ha infatti approvato l’emendamento 6.0.100, presentato dal Governo, al decreto-legge n. 45 del 7 aprile scorso.
L’emendamento prevede che dall’anno scolastico 2025/2026, i criteri e le modalità di assegnazione della Carta, ma anche l’importo annuale del bonus, saranno stabiliti con un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Poiché l’importo sarà determinato sulla base del numero dei docenti aventi diritto e alle risorse disponibili, si prevede quindi una riduzione dell’attuale somma pari a 500 euro annui: allargandosi la platea di aventi diritto, in pratica, il forfait annuale non potrà che ridursi.
Fermo restando che rimarranno in vigore le disposizioni già previste dal decreto attuativo del comma 122 della Legge 107 del 2015”, il testo interviene anche in merito alla rendicontazione: i soggetti che richiedono alla Consap il riconoscimento del credito dovranno presentare la richiesta di rimborso entro 90 giorni dalla validazione dei buoni.
La stessa scadenza sarà applicata anche per le fatture relative ai buoni validati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Un’altra importante novità è quella dell’allargamento della carta ai supplenti annuali.
Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e presidente di FGU Gilda Unams, spiega che “in applicazione della legge di bilancio 2025, il bonus Carta del docente sarà esteso anche ai docenti con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno e al 31 agosto. Un risultato straordinario, figlio del nostro impegno continuo e costante, di quella che è una caratteristica del nostro sindacato: guardare oltre, verso nuovi traguardi anche quelli difficilmente ipotizzabili. E a conquista avvenuta, non fermarsi”.
Per quanto riguarda l’eventuale riconoscimento degli arretrati derivanti da sentenze, sarà necessario attendere i tempi tecnici e amministrativi per la loro attuazione: “Un ulteriore risultato dell’azione sindacale di Fgu/Snadir, reso possibile dalla storica sentenza del Consiglio di Stato n. 1842/2022, che ha sancito il diritto anche dei docenti precari a beneficiare della Carta del docente”, conclude Ruscica.
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