BOZZA DECRETO. Green pass scuola

Green pass anche per i genitori degli alunni. Il Consiglio dei ministri di quest’oggi ha approvato l’estensione delle categorie a cui è rivolto l’obbligo del certificato verde nelle scuole. Non più solo il personale scolastico, ma chiunque accederà ad un istituto (esclusi gli studenti) dovrà essere in possesso del certificato verde. Il decreto riguarda tutti i lavoratori esterni come operatori delle mense o delle pulizie che prestano servizio nelle scuole (ma sono dipendenti di ditte esterne) ma anche i genitori degli alunni. La disposizione avrà validità fino al 31 dicembre 2021, termine dello stato d’emergenza dichiarato dal governo. Nel caso delle ditte esterne, il controllo sul green pass dovrà essere svolto anche dai datori di lavoro.

Oltre la scuola, anche le università e le Rsa sono interessate dal decreto. In queste ultime, per chi accederà alle strutture per lavoro, l’obbligo vaccinale scatterà dal 10 ottobre.

Il Parlamento sta votando la conversione in legge del decreto 111 del 6 agosto.

Tra i genitori degli alunni c’è già malumore per la scelta di rendere obbligatorio il green pass anche a loro.

Nella bozza del decreto si legge quanto segue:

“Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative di cui all’articolo 9-ter e al comma 1 del presente articolo, deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2”.

I dirigenti scolastici e i responsabili di tutte le istituzioni scolastiche, educative, formative indicate al comma 1 sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni di cui al medesimo comma 2. Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni di cui al comma 2, oltre che dai soggetti di cui al primo periodo, deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro

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Chiunque entri in un istituto dovrà possedere e mostrare il proprio Green pass (non solo il docente), testimoniando così di essere vaccinato contro il Covid o di avere effettuato un tampone nelle precedenti 48 ore.

Con il termine chiunque, la bozza di decreto lascia intendere che anche i genitori che dovessero entrare a scuola in occasione di un colloquio con un docente o per ritirare un documento, dovranno esibire il lascia passare verde. Il punto è: i genitori potranno anche essere multati, come avviene per gli insegnanti, nel caso in cui si trovassero a frequentare i locali scolastici privi di Green pass?

Cosa dice la bozza

Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative di cui all’articolo 9-ter e al comma 1 del presente articolo, deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2. La disposizione di cui al primo periodo non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori.

Quale sanzione?

In merito all’ipotesi di sanzione, si legge nel documento: La violazione delle disposizioni di cui ai commi 2 e 4 è sanzionata ai sensi dell’articolo 4, commi 1,3,5 e 9 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35. Resta fermo quanto previsto dall’articolo 2, comma 2-bis, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74.

La sanzione a cui si fa riferimento, nel caso del personale scuola – lo ricordiamo – parte dai 400 euro, con possibilità di riduzione o di raddoppio che potrebbero essere introdotte nel nuovo decreto Green pass in vista della conversione in legge, come abbiamo già riferito.

Che la sanzione riguarderà il resto del personale scuola che ad oggi era stato escluso dal Dl 111 (vedi i lavoratori della scuola facenti capo alle Cooperative sociali e non al Ministero) è piuttosto probabile. Resta da vedere se, effettivamente, il caso del genitore possa essere incluso nella casistica introdotta dalla normativa.

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