Bonus 200 euro per docenti e ATA in arrivo: come funziona? Chi è escluso?

Docenti e personale ATA: quali sono i requisiti per avere il bonus da 200 euro? Chi è escluso e non lo potrà ricevere?

Tra poche settimane docenti e personale ATA della scuola saranno tra i beneficiari del bonus 200 euro, pensato dal governo per aiutare i cittadini contro il caro prezzi. La regola generale prevista dall’art.31 del d.l 50/2022 (cosiddetto Decreto Aiuti), è che l’erogazione arriverà automaticamente nella busta paga di luglio. Ma non tutti ne potranno beneficiare. Quali sono i requisiti? E chi sarà escluso?

Requisiti per ottenere il bonus da 200 euro

Per poter usufruire del bonus, sono previsti due requisiti per la categoria dei docenti e ATA. Il lavoratore deve:

  • aver beneficiato per almeno un mese – da gennaio ad aprile – dello sconto contributivo allo 0,8% previsto dall’ultima legge di Bilancio per chi ha un reddito mensile che non supera i 2.692 euro
  • non deve percepire né trattamenti pensionistici né il reddito di cittadinanza.

Chi sono i docenti e ATA esclusi dal bonus

E’ chiaro che tutti coloro che non possiedono i requisiti, sono automaticamente esclusi dal bonus. Al momento, però, anche moltissimi precari potrebbero essere esclusi.

Il bonus 200 euro dovrebbe arrivare nella busta paga di luglio 2022, per cui coloro che hanno un contratto fino al 30 giugno resterebbero esclusi. Anche se potranno fare la domanda di disoccupazione Naspi all’Inps a luglio, non avrebbero comunque diritto al bonus 200 euro. Questo, perché i percettori di Naspi che ne beneficiano sono coloro che l’hanno percepita nel mese di giugno.

Per cui, i precari che lo riceveranno sicuramente sono quelli che hanno ottenuto un incarico a tempo determinato al 31 agosto, e forse coloro a cui il contratto è scaduto precedentemente, e nel mese di giugno sono già in Naspi.

Cosa potrebbe cambiare

I 5 Stelle hanno presentato un emendamento al decreto Aiuti in fase di conversione, per impedire questa discriminazione. “C’è una criticità che va subito sanata, poiché crea ulteriori distinguo tra precari e incide sulla qualità della vita” spiega il Movimento.

Ma se l’emendamento non venisse approvato nella fase di conversione del decreto Aiuti, le categorie di precari della scuola sopra menzionate non potranno ricevere il bonus 200 euro e resteranno esclusi.

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