Assunzione precari, presto il decreto in CdM: Valditara si sta muovendo in 3 direzioni

Stabilizzazione precari, il ministro dell’Istruzione Valditara si sta muovendo su 3 fronti per garantire un regolare avvio dell’a.s. 2023/24.

Stabilizzazione docenti precari, il ministro dell’Istruzione e del MeritoGiuseppe Valditara, ha annunciato nei giorni scorsi un piano assunzionale straordinario (extra PNRR) per il prossimo anno scolastico. Il ministro, inoltre, ha parlato di un concorso riservato per i docenti che possiedono almeno tre anni di servizio e i 24 crediti formativi universitari che la normativa vigente prevede tra i requisiti validi nel periodo di passaggio dal vecchio al nuovo regime. Il decreto riguardante la scuola potrebbe già finire sul tavolo del Consiglio dei Ministri giovedì 6 aprile anche se non è da escludere uno slittamento alla settimana successiva.

Stabilizzazione precari, il decreto presto all’esame del Consiglio dei Ministri: il ministro Valditara lavora in 3 direzioni

Il decreto legge che recherà misure attuative e correttive del PNRR, secondo quanto anticipato nell’edizione odierna del quotidiano economico ‘Italia Oggi’ (martedì 4 aprile 2023), potrebbe essere esaminato dal CdM già giovedì prossimo anche se è possibile un rinvio alla prossima settimana. Il ministro dell’Istruzione e del Merito si sta muovendo in tre direzioni: la prima è quella di riuscire ad ottenere dalla Commissione Europea una proroga di almeno un anno (se non due) per centrare gli obiettivi assunzionali previsti dal PNRR; in secondo luogo, si devono definire in maniera precisa quali potranno essere i docenti che riguarderanno le 70mila assunzioni previste, includendo se possibili anche il sostegno e la scuola dell’infanzia-primaria.

In terzo luogo, come detto poc’anzi e come annunciato dal ministro Valditara, si sono aperte ‘le necessarie verifiche per realizzare nel corrente anno un importante piano di assunzioni di personale docente’, nell’ambito delle facoltà assunzionali che si riscontreranno nel confronto con il MEF e fatto salvo il contingente necessario a raggiungere il target dei 70 mila docenti da assumere. Vediamo, dunque, come potrebbe articolarsi il nuovo piano assunzionale (extra PNRR) che si pone come obiettivo quello di recuperare il ritardo dovuto alla mancata approvazione del DPCM attuativo della riforma sulla formazione iniziale e sul reclutamento dei docenti previsto dal PNRR.

Piano straordinario assunzionale, con quale procedura?

Considerando che il suddetto concorso riservato, per ovvie ragioni di tempistica, non potrà essere utile per le assunzioni del prossimo mese di settembre, il piano straordinario assunzionale, secondo quanto riporta ‘Italia Oggi’, potrebbe avere delle modalità simili alle assunzioni disposte in precedenza dal comma 4 dell’articolo 59 del decreto N. 73/2021: si tratta della procedura riservata ai docenti inseriti in I fascia GPS, sia per i posti comuni che per quelli il sostegno. Per i posti comuni occorreva soddisfare il requisito dei 3 anni di servizio, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale il docente si candidava. Per quanto riguarda il sostegno, invece, si tratta della medesima procedura che è stata applicata anche in occasione delle assunzioni dell’anno scolastico 2022/2023.

Giova sottolineare che il piano straordinario assunzionale annunciato dal ministro Valditara avrà bisogno, comunque, di norma per poter diventare operativo: nel caso in cui il governo dovesse affidarsi alle Graduatorie Provinciali per le Supplenze per le nuove assunzioni, si riuscirebbe a soddisfare i princìpi della formazione e della continuità didattica, visto che, a giugno 2024, dopo l’anno di prova e formazione, i docenti potranno vedersi trasformato il proprio contratto a termine in un contratto a tempo indeterminato.

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