Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni: novità con il Decreto Sostegni Ter

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni per l’anno scolastico 2022/23, novità dal Decreto Sostegni Ter per i docenti vincolati.

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, novità in arrivo con l’approvazione, da parte del Senato, della Legge di conversione del Decreto Sostegni Ter: il provvedimento, ora, passerà all’esame della Camera dei Deputati con l’OK definitivo che arriverà entro il prossimo 28 marzo. Per quanto riguarda la mobilità annuale, c’è da registrare l’approvazione di un emendamento che riguarda i docenti vincolati.

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2022/23, le novità previste dal Decreto Sostegni Ter per i docenti vincolati

Il testo approvato, però, prevede la possibilità di chiedere la mobilità annuale solo nell’ambito della provincia di appartenenza, contrariamente a quanto è stato chiesto dalla Lega, ovvero la mobilità annuale per i docenti vincolati per tutte le province.

L’emendamento presentato dal senatore Pittoni e dai senatori Ferrero, Rivolta, Faggi, Testor e Tosato prevedeva, infatti, quanto segue: ‘Al comma 3 dell’articolo 13 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, dopo le parole “due anni” aggiungere il seguente periodo: “Il medesimo personale può presentare domanda di assegnazione provvisoria e utilizzazione tanto nell’ambito della provincia di appartenenza che per altra provincia; ugualmente può accettare il conferimento di supplenza per l’intero anno scolastico per altra tipologia o classe di concorso per le quali abbia titolo’.

Dunque, si tratta di un accoglimento parziale delle richieste leghiste, un provvedimento che non può soddisfare in maniera piena il personale docente sottoposto al vincolo di mobilità.

Il senatore Pittoni, a questo proposito, ha commentato: ‘L’emendamento al decreto Sostegni ter sull’assegnazione provvisoria, oltre a non essere arrivato al voto nella versione definitiva (pur consegnata per tempo alla commissione Bilancio del Senato), è stato stravolto dalla ragioneria riducendone la portata a livello della provincia di appartenenza, escludendo cioè chi ne ha più bisogno.

Il principio comunque è passato, per cui al tavolo della contrattazione ora i sindacati hanno quanto serve per centrare il risultato pieno. L’importante era infatti che la legge chiarisse che il personale vincolato può lasciare la sede di titolarità per spostarsi altrove in assegnazione provvisoria, utilizzazione o accettando supplenze su altra tipologia o classe di concorso. Sarà eventualmente il CCNI – ha concluso Pittoni – ad allargarne la dimensione geografica, senza alterare l’indicazione legislativa sullo svincolo’.

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