Arretrati supplenti brevi: a febbraio arrivano gli stipendi, a marzo gli aumenti del rinnovo contrattuale

di Sergio De Napoli, Miur Istruzione, 1.2.2023.

In arrivo gli arretrati degli stipendi relativi all’aumento previsto dal rinnovo del CCNL 2019-2021 anche per il personale scolastico che ha effettuato supplenze brevi. Secondo le ultime notizie, gli arretrati degli stipendi per questa categoria di dipendenti della scuola, per il momento rimasti esclusi dalla ricezione del saldo, verranno pagati a marzo 2023.

Pagamenti anche per i supplenti temporanei

Lo annunciano fonti ministeriali, secondo Flc Cgil, in base alle quali è confermato che il Ministero dell’Economia sta liquidando gli arretrati per i supplenti temporanei. Per il momento sono stati pagati i supplenti annuali e il personale di ruolo.

Si torna a discutere di aumenti

Confermato anche che gli stipendi arretrati ai supplenti delle scuole verranno pagati a febbraio 2023 tramite l’emissione della rata da parte di NoiPa. Nel frattempo si continua a discutere di ulteriori aumenti per il personale della scuola, sfruttando anche la questione sollevata dalla volontà del ministro Valditara di differenziare gli stipendi in base alla territorialità adeguando in questo modo le retribuzioni dei docenti al costo della vita, notevolemente diversa tra regione e regione nel nostro Paese.

Ma prima ci sarà da definire la parte normativa inerente il contratto scuola già scaduto, e per il quale si è provveduto solo a un accordo in extremis sulla parte economica alla fine dello scorso anno.

Poi si potrà procedere al nuovo contratto in scadenza nel 2024 e attualmente in vigore. Il CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) per la scuola è un accordo tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le rappresentanze datoriali, che definisce le condizioni di lavoro e le norme retributive per gli insegnanti e il personale della scuola pubblica.

Il contratto nazionale

Il CCNL per la scuola stabilisce le norme relative a:

  • Orari di lavoro e di insegnamento
  • Riposi e ferie
  • Stipendio e retribuzioni
  • Formazione e sviluppo professionale
  • Condizioni di lavoro e sicurezza sul lavoro
  • Diritti e doveri dei lavoratori e delle rappresentanze datoriali

Il CCNL per la scuola viene rinnovato periodicamente, di solito ogni 3 o 4 anni, per adeguarlo alle esigenze e ai cambiamenti del sistema scolastico. La sua applicazione riguarda tutti i dipendenti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e della scuola pubblica, compresi insegnanti, personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) e bibliotecari.

E’ importante sottolineare che il CCNL per la scuola non riguarda i dipendenti delle scuole private o paritarie.

Condividi questa storia, scegli tu dove!