Arretrati docenti e Ata, a giugno fino a 400 euro in più nel cedolino
di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola
Pagamenti arretrati docenti e Ata, le ultime notizie ci dicono che nel mese di giugno
ci saranno fino a 400 euro in più nel cedolino per il taglio cuneo fiscale.
Nel cedolino del mese di giugno ci saranno gli arretrati del cosiddetto taglio del “cuneo fiscale” per tutti i lavoratori dipendenti statali che non superano un compenso lordo annuo di 40mila euro. A dirlo è stato il Ministero dell’Economia e Finanza, specificando che il beneficio deriva dal taglio del cuneo fiscale e sarà applicato nelle buste paga dei dipendenti pubblici a partire dal mese di giugno. Nello stesso mese, attraverso il cedolino ordinario, verranno inoltre corrisposti anche i relativi arretrati dei primi 5 mesi dell’anno 2025. La novità per gli stipendi del personale scolastico per il 2025, è rappresentata dal taglio del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, una misura che consentirà a un numero maggiore di insegnanti e personale ATA di trarne un piccolo vantaggio economico dal proprio stipendio mensile.
Legge di bilancio 2025
È utile sapere che la manovra di bilancio per l’anno 2025 riconferma i tagli al cuneo fiscale del 2024 per i lavoratori dipendenti ampliando la platea dei beneficiari fino ai 40mila euro di reddito. Ricordiamo che il Governo Draghi già prima dell’arrivo a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni aveva già tagliato il cuneo fiscale del 2% per i redditi fino a 35mila euro. Adesso con il Governo Meloni il taglio del cuneo fiscale diventa strutturale intervenendo sull’aspetto fiscale e non piu contributivo, inalzando il taglio fino ai redditi di 40mila euro. In ragione di tutto questo il taglio del cuneo fiscale verrà percepito con ogni evidenza dai dipendenti pubblici con reddito da 35mila euro a 40mila euro.
Taglio cuneo fiscale in netto ritardo
Nei cedolini di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2025, delle detrazioni del taglio del cuneo fiscale, previsto nella legge di bilancio 2025, non si è vista proprio traccia. Un’indiscrezione di stampa, la cui fonte è “Il Messaggero” di Roma, precisa che il taglio del cuneo fiscale arriverà nei cedolini dei dipendenti pubblici, quindi anche in quelli di docenti e personale ata, nel mese di giugno 2025. Si tratta di un ritardo semestrale che ha destato preoccupazione e qualche critica. Coloro che andranno a percepire questo taglio e gli arretrati di 5 mesi, saranno i docenti e il personale Ata che nel 2024 ha percepito un reddito annuale tra i 35mila euro e i 40mila euro. Percepiranno in media 400 euro netti di arretrati e 80 euro in più nello stipendio del mese di giugno.
Non resta che attendere il prossimo mese di giugno per capire se l’indiscrezione giornalistica diventerà realtà o se invece il ritardo proseguirà anche per il secondo semestre del 2025.
Non tutti riceveranno arretrati
C’è da specificare che chi già stava sotto i 35mila euro di reddito nel 2024 e anche nel 2025, percepiva già i benefici del taglio del cuneo fiscale, mentre chi stava sopra i 35mila euro, ma sotto i 40mila euro, non ha beneficiato del taglio del cuneo fiscale. Quindi saranno questi ultimi a ricevere il vantaggio economico del taglio previsto in legge di bilancio 2025 e non tutti i docenti e personale ata.
Vediamo un interessante prospetto di calcolo di chi ci perde e chi ci guadagna rispetto il 2024:
Retribuzione annua lorda lavoratore |
Netto 2024 |
Netto 2025 |
Differenze |
---|---|---|---|
€ 10.000 | 10.644,91 | 10.628,66 | – 16,25 |
€ 15.000 | 14.389,86 | 14.365, 49 | – 24,37 |
€ 20.000 | 17.672,08 | 17.667,07 | – 5,01 |
€ 25.000 | 20.971,83 | 20.875,85 | – 95,98 |
€ 30.000 | 23.979,42 | 23.956,40 | – 23,01 |
€ 35.000 | 25.600,80 | 26.600,80 | +1000 |
€ 40.000 | 28.157,93 | 28.617,43 | +459,50 |
€ 45.000 | 30.715,05 | 30.715,05 | 0 |