Antonello Giannelli (ANP). Il facile tema della didattica
dal blog di Gianfranco Scialpi
Antonello Giannelli ANP. La sua dichiarazione “morbida” sulla didattica, dimenticando temi più spinosi.
Antonello Giannelli (ANP). La sua dichiarazione sulla didattica
Antonello Giannelli (ANP). Ha rilasciato la seguente dichiarazione che traccia l’impegno dell’Associazione dei Presidi:”Le culle vuote libereranno risorse economiche importanti . Ed è fondamentale che restino nel mondo della scuola, e non vengano incamerati invece nel bilancio dello Stato.
Innanzitutto per migliorare la didattica. La nostra istruzione ha quanto mai urgenza di fare un salto in avanti per innovarsi e quindi per assicurare opportunità agli studenti. È indispensabile avviare un profondo rinnovamento del modo di fare lezione in classe, con una personalizzazione dei percorsi e con una valutazione che abbia una forte valenza formativa. C’è bisogno di spingere sull’orientamento e sul tutoraggio.
Insomma meno didattica frontale e meramente trasmissiva e più spazio a una nuova didattica personalizzata, più stimolante e coinvolgente per i ragazzi. Smettiamola di pensare che i nostri giovani debbano motivarsi da soli quando frequentano la scuola; è piuttosto la scuola che deve imparare a rendere le ore in aula e nei laboratori più attrattive e interessanti per loro”
Cosa non va nelle sue parole?
A nostro parere la dichiarazione tocca un tema “tranquillo”. Non urta alcuna sensibilità politica, strizzando l’occhio all’utenza (genitori e studenti), significativamente attenta a una scuola motivazionale, inteerssante…, dimenticando però che l’apprendimento dei contenuti necessariamente prevede il personale impegno e la fatica degli studenti.
Non solo. A. Giannelli dimentica di citare i nodi storici della scuola, declinati nella presenza di classi pollaio (non si diceva che la denatalità era un’occasione per eliminarle?), l’assenza di dispositivi di ricambio dell’aria e il contratto dei docenti.
La questione economica è ritenuta poco importante dall’ANP? Ilfattoquotidiano.it, partendo dal Teachers’ and school heads’ salaries and allowances in Europe – 2022/2023‘ della Commissione europea ha evidenziato una significativa differenza retributiva tra i Dirigenti scolastici e gli insegnanti. Mediamente la retribuzione dei primi è quasi doppia rispetto ai docenti.
L’elenco potrebbe continuare, ma ci fermiamo. Difficile comprendere perché i suddetti nodi interessino poco L’ANP.