Abbandono scolastico, il “primato” al Sud
di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola
Disagio educativo e abbandono scolastico:
Agenda Sud non dà i risultati sperati , Mezzogiorno in affanno.
Le disuguaglianze territoriali continuano a segnare in profondità l’Italia, soprattutto quando si parla di minori. È quanto emerge dal rapporto “Giovani e periferie”, realizzato da Con i Bambini e Openpolis, che analizza la condizione sociale ed educativa dei più giovani nei 14 Comuni capoluogo delle città metropolitane.
Mezzogiorno in affanno: Catania, Napoli e Palermo ai vertici del disagio
Secondo il rapporto, il potenziale disagio economico nelle famiglie con figli è particolarmente concentrato nel Mezzogiorno. A Catania (6,2%), Napoli (6%) e Palermo (5,8%) l’incidenza dei nuclei familiari senza occupati o pensionati raggiunge livelli oltre quattro volte superiori rispetto a città del Centro-Nord: Bologna si ferma all’1,2%, Venezia e Genova all’1,3%, Milano e Firenze all’1,4%.
Non solo tra Nord e Sud, ma anche all’interno delle stesse città emergono divari importanti. A Catania, la quota varia dal 3,1% nel Terzo municipio al 9,3% nel Sesto. A Napoli si passa dal 3% di quartieri relativamente agiati come Arenella e Vomero al 9,2% della più periferica San Pietro a Patierno.
Povertà assoluta e abbandoni scolastici: i minori restano i più vulnerabili
Il rapporto conferma un dato già noto ma allarmante: bambini e ragazzi sono la fascia d’età più colpita dalla povertà assoluta, con un’incidenza del 13,8% a fronte del 9,8% della popolazione generale. Nel 2024, il 12,3% delle famiglie con minori si è trovato in questa condizione, percentuale che sale al 16,1% nei comuni centrali delle aree metropolitane.
Anche sul fronte dell’istruzione il Mezzogiorno mostra segnali critici. Nonostante il calo degli ultimi anni, gli abbandoni scolastici precoci colpiscono ancora in misura molto maggiore al Sud: oltre il 25% dei giovani lascia la scuola prima del diploma a Catania, il 19,8% a Palermo, il 17,6% a Napoli. In queste città più di uno studente su cinque arriva alla terza media con competenze inadeguate in italiano.
Il livello di istruzione dei genitori continua a essere un fattore determinante. A Cagliari, ad esempio, l’abbandono precoce sale dal 16,3% medio al 31,9% tra i figli di persone senza diploma, con forti differenze da quartiere a quartiere: picchi oltre il 25% a San Michele, Marina e Cep, e valori sotto il 10% in aree più agiate come Genneruxi o Monte Urpinu.
Neet: le grandi città del Sud restano indietro
La difficoltà di accesso al lavoro penalizza soprattutto i giovani del Sud. Le percentuali più alte di Neet — giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione — si registrano infatti a Catania (35,4%), Palermo (32,4%) e Napoli (29,7%). Roma e Milano si attestano attorno al 20%, mentre la quota scende al 17,3% a Bologna.
Anche qui, però, le differenze interne sono marcate: nel capoluogo emiliano, a Siepelunga e La Dozza registrano valori sotto l’11%, in zone come Ex Mercato Ortofrutticolo e Caab si arriva rispettivamente al 47,2% e 39,8%

