Collaboratori del DS, fiduciari senza poteri di natura gerarchica

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola

Spesso hanno fallito il concorso a dirigente scolastico

 

Si parla molto di introdurre nelle scuole per via contrattuale il Middle Management per dare la possibilità a migialia di collaboratori del dirigente scolastico un riconoscimento del loro ruolo, anche ai fini dei poteri funzionali, ma pure per avere un riconoscimento nello stipendio tabellare piuttosto che, come accade adesso, con il compenso accessorio tramite la contrattazione di Istituto. Uno dei tormentoni del prossimo rinnovo contrattuale della scuola, ovvero il CCNL scuola 2025-2027, sarà proprio l’opportunità di introdurre il Middle Management nel sistema scolastico, distinguendo i collaboratori del ds dal resto dei docenti di una scuola, sia sotto il profilo giuridico che sotto quello economico.

 

Middle Management e posizioni sindacali

Il cosiddetto Middle Management scolastico è la creazione di una funzione operativa intermedia che farebbe da raccordo tra il dirigente scolastico e i docenti, in sostanza una funzione “quadro” con poteri gerarchici che garantisce il funzionamento operativo della scuola impartendo ordini di servizio ai docenti e al personale tutto, occupandosi dell’organizzazione del lavoro nello spirito tipico delle aziende private. Tali funzioni verrebbero ricoperte dai collaboratori del ds e più in generale dallo staff di direzione della scuola, generando all’interno del Collegio dei docenti degli ordini gerarchici che oggi non esistono e mettono tutti i componenti dell’organo collegiale allo stesso livello giuridico con una differenziazione stipendiale basata sull’anzianità di servizio. Oggi i collaboratori del dirigente scolastico oltre a percepire il loro stipendio tabellare, in molti casi sono assegnati su posti di potenziamento e quindi non hanno le classi e percepiscono un congruo compenso accessorio dal Fondo di Istituto che, in alcuni casi, arriva a toccare anche i 10 mila euro e difficilmente scende sotto i 2 mila euro.

Sul Middle Management ci sono posizioni sindacali diverse fra i sindacati rappresentativi, sono favorevoli all’introduzione per via contrattuale di queste funzioni intermedie la Cisl Scuola, Snals e Anief, mentre sono contrarie la Flc CGIL, la Uil Scuola Rua e la Gilda degli insegnanti.

Sarà molto complicato per il rinnovo del CCNL scuola 2025-2027 potere sottrarre risorse economiche all’intera categoria dei docenti per individuare il riconoscimento economico per pochi docenti che dovrebbero avere un riconoscimento giuridico “paradirigenziale“, inoltre la costituzione di livelli gerarchici all’interno del Collegio docenti farebbe saltare i principi democratici tipici dell’attuale organo collegiale. Per adesso la maggioranza sindacale rappresentativa dice no al Middle Management come dice no ad un sistema delle sanzioni disciplinari verso i docenti, in cui il dirigente scolastico è organo di accusa e giudicante allo stesso tempo.

 

Normativa sui collaboratori del ds

È utile ricordare che il decreto legge n. 95 del 6 luglio 2012, recante Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, convertito, modificato nella legge n. 135 del 7 agosto 2012, è stata di fatto eliminata la funzione del docente vicario e facente funzione.

A tal proposito risulta utile citare l’art. 14, comma 22, della legge 135/2012: “Il comma 5 dell’articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, si interpreta nel senso che la delega ai docenti di compiti non costituisce affidamento di mansioni superiori o di funzioni vicarie, anche nel caso in cui detti docenti godano dell’esonero o semiesonero ai sensi dell’articolo 459 del decreto legislativo n. 297 del 1994″.

Quindi è espressamente scritto nella legge che la delega fatta da un dirigente scolastico ad un suo docente di fiducia che collabora per il funzionamento organizzativo della scuola, non può rappresentare affidamento di mansioni superiori o di funzioni vicarie, ma semplicemente una delega a svolgere compiti organizzativi. Per cui è evidente che un collaboratore del ds non può dare ordini di servizio o prendere decisioni che sono di esclusiva prerogativa dirigenziale.

Nessuna gerarchia tra i docenti

All’interno del Collegio docenti, fatta eccezione per il dirigente scolastico che lo presiede, tra gli insegnanti che lo compongono non ci sono posizioni gerarchiche. In buona sostanza tutti i docenti hanno la stessa posizione giuridica, si distinguono solamente per la tipologia di contratto, per la classe di concorso per cui sono titolari e la tipologia di posto assegnata.

 

Quindi ricapitolando sulla parità di tutti i docenti, compresi quelli che appartengono allo staff di direzione e che sono stati nominati dal ds suoi collaboratori, possiamo affermare che il ruolo di vicario, vicepreside o vice-dirigente, normativamente non esiste nei contratti e nemmeno nelle leggi, esiste invece la figura di collaboratore del dirigente scolastico a cui vengono delegati dei compiti, ma non trasferiti poteri gerarchici o di responsabilità legale.

Collaboratori del ds sono fiduciari

C’è da specificare che i collaboratori del ds sono nomine fiduciarie che possono essere retribuite per non più di due unità, per come è disposto dall’art.88 comma 2 lettera f) del CCNL scuola 2006/2009. Per cui è utile sapere che se il dirigente scolastico si dovesse avvalere di più di due collaboratori fiduciari, scelti ai sensi dell’art.1, comma 83 della legge 107/2015, questi altri collaboratori della dirigenza non potrebbero ricevere compenso accessorio dal FIS.

Per i collaboratori del ds esiste un riconoscimento, in termine di punteggio, nei concorsi per dirigente scolastico. Si tratta di 1,75 punti per ogni anno scolastico di servizio prestato come collaboratore del capo d’istituto, ai sensi dell’art. 7, comma 2, lett. h) del D.lgs. n. 297/1994, come collaboratore del dirigente scolastico nominato ai sensi dell’art. 25, comma 5, del D.lgs. n. 165/2001 , per un massimo di sei anni.

Sono numerosi i collaboratori dei dirigenti scolastici che hanno provato il concorso a dirigente scolastico avvalendosi dell’esperienza fatta sul campo, ma poi non sono riusciti a superare le prove del concorso. Adesso questi stessi docenti sperano di avere almeno il riconoscimento contrattuale di acquisire il ruolo di “Quadro” attraverso una contestatissima introduzione del Middle Management scolastico.

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